Sorveglianza sulle nuove infezioni da HIV
Le stime effettuate sulla base dei dati disponibili indicano che in Italia sono attualmente presenti 170.000-180.000 persone HIV positive viventi , di cui circa 22.000 in Aids. Un sieropositivo su quattro non sa di essere infetto. Rispetto a venti anni fa, oggi si infetta un minor numero di persone (circa 4.000 all’anno), ma è molto più elevato il numero dei sieropositivi viventi per effetto delle nuove terapie; inoltre, la principale via di trasmissione è rappresentata dai contatti sessuali non protetti, che tuttavia non vengono sufficientemente percepiti come a rischio, in particolare dalle persone di età matura.
Sorveglianza sull’AIDS
La sorveglianza dell’Aids ha una copertura nazionale e riporta i dati relativi alle persone sieropositive in fase avanzata di malattia, cioè con Aids conclamato. Dall’inizio dell’epidemia nel 1982 ad oggi sono stati segnalati oltre 62.000 casi di AIDS, di cui quasi 40.000 deceduti. I casi di Aids continuano a diminuire principalmente per effetto delle terapie antiretrovirali combinate (introdotte nel nostro Paese nel 1996) che ritardano la comparsa dell’Aids. Tali terapie prolungano la sopravvivenza e riducono la mortalità delle persone sieropositive, comportando un aumento progressivo delle persone viventi con Aids. Nel 2009, il 60% dei nuovi casi di AIDS ha scoperto di essere sieropositivo troppo tardi, in concomitanza con la diagnosi di Aids: ne consegue che solo un terzo delle persone con Aids ha avuto la possibilità di usufruire dei benefici delle terapie antiretrovirali prima di tale diagnosi.
Fonte: Ministero della Salute/ISS – COA