Il Governo ritiri il decreto contro gli illeciti nel sistema sanitario. Perentoria la richiesta dei senatori dell’opposizione. Il motivo lo spiegano gli esponenti del centrosinistra della commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, esprimendo in una conferenza stampa il loro sostegno alla manifestazione dei medici del 15 aprile. Il provvedimento approderà nell’aula del senato l’8 aprile, senza che tuttavia ne sia stato ultimato l’esame in commissione. I senatori dell’ulivo in Commissione – Giuseppe Mascioni, Aleandro Longhi e Leopoldo Di Girolamo (Ds), Manuela Baio Dossi, Ettore Liguori e Antonio Gaglione (Margherita) e Francesco Carella (Verdi) – evidenziano che “il fenomeno degli illeciti esiste e va contrastato. Bisogna senz’altro colpire chi sbaglia, ma senza scorciatoie”. A loro avviso, “emanare un decreto d’urgenza é stato da parte del Governo un errore politico. Non é questa la strada da percorrere. In questo modo- sottolineano- si interferisce pesantemente sul rapporto tra medico e paziente, si mina la fiducia nel sistema sanitario pubblico”. Secondo l’ulivo, questo provvedimento “può essere considerato come un’ulteriore tappa del tentativo di smantellare e indebolire la sanità pubblica. Corruzione e illeciti, in cui sono coinvolti solo un piccolo numero di medici, vengono colpiti solo con il ricorso a sanzioni più aspre, con il solo risultato di delegittimare l’intera categoria. Al contrario- suggerisce il centrosinistra- occorre puntare su prevenzione e controlli, anche con un disegno di legge organico che riveda tutta la legislazione in questa materia e che possa essere messo a punto coinvolgendo professionisti, medici, aziende farmaceutiche, informatori, Regioni e Asl”.