Il Coordinamento per la salute pubblica da Lunedì 7 aprile è in presidio permanente presso l’ospedale Spallanzani, in via Portuense 292, per protestare contro la privatizzazione della struttura e il recente smantellamento di servizi e reparti. Il presidio permanente vedrà nei prossimi giorni diverse iniziative pubbliche.Obiettivo principale della mobilitazione è la riapertura del reparto pediatrico, l’unico per le malattie infettive nella città di Roma, insostituibile punto di riferimento per l’utenza del Centro-Sud italiano. Le motivazioni ufficiali fornite dalla direzione ospedaliera rispetto alla chiusura sono di natura economica: il reparto sarebbe in forte passivo a causa della mancanza di utenza e di ricoveri. Ma le ragioni del suo progressivo svuotamento e le responsabilità delle autorità sanitarie in proposito restano ancora da chiarire. Contemporaneamente alla chiusura del reparto pediatrico, viene creato e fortemente implementato all’interno dell’Istituto, un nuovo centro destinato alla lotta al bioterrorismo, settore in cui evidentemente “si attende un aumento della domanda a breve termine” e il probabile ingresso di ingenti capitali privati. Allarmanti e ulteriori segnali si aggiungono a quelli citati lasciando intravedere grandi trasformazioni senza che sia chiaro il disegno generale: a rischio è adesso l’asilo nido, il reparto di rianimazione e quello di gastroenterologia potrebbero essere trasferiti, mentre un inspiegabile muro di cinta da mesi separa in maniera invalicabile l’ospedale Spallanzani dall’attiguo San Camillo, limitando lo scambio di consulenze specialistiche tra i due centri e creando grossi disagi all’utenza. Alle molte richieste di chiarimenti e trasparenza in proposito, presentate in tutte le sedi pertinenti (Ministero, Regione, Direzione sanitaria) nessun riscontro è ad oggi pervenuto. Vi è infine da aggiungere che da quando la pediatria è stata chiusa si sono verificati diversi casi di bambini bisognosi di ricovero e costretti ad arrangiarsi nei reparti degli adulti o a spostarsi in altri ospedali.
Il presidio permanente, che segue all’occupazione del reparto avvenuta sabato 5 aprile da parte del coordinamento, vedrà nei prossimi giorni diverse iniziative pubbliche. Oltre all’azione informativa nei confronti della cittadinanza attraverso la distribuzione di documenti e la raccolta di firme, sono in programma:
la pace. Al termine del presidio il coordinamento continuerà la sua mobilitazione insieme a tutte le forze sociali e politiche interessate, continuando gli
incontri settimanali del mercoledì alle 18,30.
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