Presentato al seminario di Erice da un ricercatore del Karolinska Institute di Stoccolma. Funziona su scimmie e topi, tra due anni test sull´uomo. Verrà assorbito per via nasale come un aerosol. Un nuovo vaccino contro l´Aids si è mostrato efficace su topi e scimmie da laboratorio. Fra due anni la sperimentazione passerà all´uomo. Due le particolarità: la somministrazione avverrà per via nasale, tramite una mascherina da aerosol. Il farmaco è infatti in grado di penetrare attraverso le mucose e attivare la reazione immunitaria contro il virus. Seconda caratteristica: il padre del vaccino, il ricercatore del Karolinska Institute di Stoccolma Jorma Hinkula, è arrivato alla sua scoperta osservando un gruppo piuttosto raro di individui che, per cause genetiche, possono entrare in contatto con il virus dell´Aids senza diventare sieropositivi. «Il loro sistema immunitario – spiega Lucia Lopalco, ricercatrice dell´unità di immunologia del San Raffaele di Milano, che sta conducendo sui topi studi paralleli a quelli di Hinkula – è in grado di riconoscere alcuni frammenti proteici che si trovano sulla superficie del virus e sulla membrana delle cellule infette».
Il riconoscimento è una tappa fondamentale affinché il sistema immunitario possa procedere alla distruzione del virus e delle cellule infette. Il vaccino di Hinkula sfrutta la proprietà di questi frammenti proteici di mettere in allarme le difese del nostro organismo, preparandole alla battaglia. «I risultati ottenuti sui topi – sostiene la Lopalco – sono promettenti. Ma da alcuni anni i finanziamenti per la ricerca contro l´Aids si sono drasticamente ridotti. Non penso che la sperimentazione sull´uomo possa iniziare prima di due anni, se pure basteranno». Parlando al seminario sulle emergenze planetarie in corso a Erice, Hinkula ha spiegato che i primi test «coinvolgeranno gli individui più a rischio, come prostitute e omosessuali». Il vaccino, secondo lo scienziato di Stoccolma, «avrà un costo contenuto» e potrà contribuire alla sconfitta dell´Aids anche nei paesi economicamente arretrati. I primi dieci pazienti da sottoporre alla sperimentazione dovrebbero essere reclutati a Nairobi.
Gli sforzi di Hinkula – uno dei pionieri nella lotta contro l´Aids – per realizzare il vaccino sono iniziati alla metà degli anni ’90. I risultati positivi ottenuti su topi e scimmie da laboratorio sono già stati pubblicati dalla stampa scientifica. L´ultimo articolo, realizzato nell´ottobre dell´anno scorso in collaborazione con l´università di Milano, è apparso sulla rivista Aids. «La scelta dello spray – spiega il ricercatore svedese – è favorita dall´ottima capacità delle mucose nasali di assorbire il farmaco».
Sempre sul Journal of biological chemistry è apparso uno studio statunitense secondo cui, fra le tante azioni nefaste del virus Hiv, ve ne sarebbe anche una diretta contro il dna delle cellule infette. Il danno genetico bloccherebbe la replicazione dei globuli bianchi, inceppando il meccanismo di difesa immunitaria.