Per le prossime elezioni, alla presidenza americana, sono nove i candidati democratici e la meta’ di essi ha dichiarato di essere favorevole al consumo medico della marijuana.“E’ incoraggiante vedere tanti candidati distinguersi dai loro colleghi repubblicani e assumere una posizione comune all’80% dei cittadini americani. Speriamo che non sia retorica, ma agiscano concretamente per difendere i pazienti che assumono la droga per curare i loro sintomi”, ha commentato il direttore esecutivo del NORML, Keith Stroup.
Recentemente Dennis Kucinich, il candidato che si e’ espresso ampiamente, alcuni mesi fa, per la legalizzazione della marijuana terapeutica, ha votato l’emendamento che impedisce al Dipartimento della Giustizia di utilizzare fondi federali per perseguire i pazienti che, autorizzati dalle leggi del loro Stato, consumano la marijuana a fini terapeutici. “Gli Stati hanno il diritto di legiferare sull’uso della marijuana terapeutica, il Governo federale dovrebbe usare l’autorita’ per alleviare le sofferenze dei cittadini, non per arrestarli”. La posizione di Kucinich e’ una clamorosa inversione di marcia, infatti nel 1998 il nostro voto’ per una risoluzione che definiva la marijuana “Una droga pericolosa e additiva, che non dovrebbe essere legalizzata per un consumo medico”. Egli e’, attualmente, tra i proponenti di una legge federale che consente l’assunzione a determinati pazienti.
Il candidato John Kerry, e’ favorevole ad una riforma della legge, per il consumo della marijuana sotto controllo medico e per, come ha riferito al coordinatore del NORML Dale Gieringer, la istituzione di una commissione che riveda i divieti federali. Questa settimana, tuttavia, ha dichiarato che, pur rimanendo sulla sua posizione, vorrebbe piu’ studi che comparassero la marijuana alle altre medicine, prima di schierarsi per la legalizzazione. Il senatore Joe Lieberman, e’ meno esplicito nel suo appoggio, in quanto “probabilmente” firmerebbe, da presidente, una legge che consentisse ai malati gravi l’uso della sostanza. Anch’egli come Kunicich nel 1998, ma al Senato, si oppose ad ogni possibile utilizzo della marijuana a scopo terapeutico.
Dick Gephardt, anch’esso firmatario della legge nel 1998, lo scorso mese ha espresso il suo supporto per le leggi statali sul consumo sotto controllo medico, e che sosterrebbe, una volta eletto, una legge federale per il consumo della sostanza, ma in presenza di determinate circostanze.
Kerry, Gephardt e Lieberman, a differenza di Kucinich, devono ancora firmare la legge, del Congresso, che impedisce le ingerenze federali sulle leggi statali.
Altri due candidati, Howard Dean e John Edwards, hanno dichiarato pubblicamente che si opporranno agli arresti dei pazienti, ma entrambi non hanno firmato alcun supporto per la legalizzazione della droga. Dean ha dichiararto alla CNN questa settimana: “Un funzionario del Governo federale non puo’ arrestare un paziente della California”, ma ha aggiunto che si oppone alla legalizzazione della sostanza attraverso l’iniziativa degli Stati: “La marijuana dovrebbe essere considerata alla stessa stregua delle altre droghe”. Egli si e’ opposto alla proposta di legge statale, per rimuovere le pene per i possessori e i consumatori di marijuana per uso medico. Edwards invece, vorrebbe istituire una commissione bipartisan, e ha criticato aspramente l’amministrazione Bush per le iniziative contro i pazienti, legalmente autorizzati dalle leggi statali, ma non fornisce una valida alternativa se non “in ogni caso il Governo deve fare rispettare le leggi”.
Il senatore Bob Graham, si e’ detto contrario al consumo della sostanza, ma come futuro presidente potrebbe rivedere la sua posizione. Gli ultimi due candidati, C.Mosely Braun e Al Sharpton, non hanno rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale.