Un batterio Ogm per proteggere le donne dall’attacco dell’Hiv. E’ quanto promettono i ricercatori americani della Stanford University, che stanno ‘disegnando’ i primi trial umani che potrebbero portare alla realizzazione di un prodotto per la prevenzione di massa.I ricercatori sarebbero riusciti a modificare la struttura genetica del Lactobacillus jensenii (batterio che ‘vive’ nella vagina), trasformandolo in un ‘cacciatore’ che scova e ‘ingabbia’ l’Hiv, impedendogli di infettare le cellule umane. Secondo i ricercatori, che descrivono il loro lavoro sulla rivista ‘Proceedings of the National Academy of Science’, il batterio ‘blocca-Hiv’ potrebbe diventare un’arma efficace e a buon mercato per bloccare la trasmissione per via sessuale dell’Aids nei Paesi in via di sviluppo.
Gli scienziati americani sono riusciti a modificare il
batterio, ospite ‘innocuo’ delle donne, per fargli produrre la proteina ‘2D CD4′, capace di aderire alla superficie del virus dell’Aids e di neutralizzarlo. Il batterio, testato in laboratorio, si e’ dimostrato uno ‘scudo’ efficace che impedisce all’Hiv di infettare le cellule del tessuto vaginale. ”Il vantaggio di questo metodo rispetto a preservativi e gel – spiegano gli esperti – e’ che il batterio Ogm puo’ resistere per settimane o mesi, offrendo una
protezione efficace per tutto questo periodo”. I ricercatori adesso stanno ‘disegnando’ i primi trial umani, primo passo di un percorso che fra qualche anno potrebbe portare alla realizzazione di un
prodotto per la prevenzione di massa.