HIV: un cambio epocale , una questione di diritti umani
U=U undetectable = untrasmittable U=U NON rilevabile = NON trasmissibile
Lo scorso 12 novembre si è tenuta a Roma presso il Ministero della Salute la ‘Consensus Conference Italiana su UequalsU’ . L’incontro, è stato promosso da SIMIT (Società di Malattie Infettive e Tropicali) e ICAR (Italian Conference on Aids and antiviral Research) e dalle associazioni di lotta all’HIV per lanciare un documento di consenso nazionale sulla validità del concetto che una persona HIV positiva in terapia da almeno sei mesi e con carica virale non rilevabile, non può infettare il/la proprio/a partner.
L’evidenza della non contagiosità nella sfera dei rapporti sessuali è frutto di solidissime ricerche che definiscono a rischio zero un rapporto sessuale senza preservativo con una persona in trattamento efficace e viremia soppressa. Dalla prima osservazione della Coorte Svizzera nel 2009, la ricerca ha fornito dati rilevati su migliaia di persone fino al 2018, anno della definitiva conferma di U = U con la pubblicazione degli studi PARTNER.
Ugualmente l’assenza di infezioni da HIV a seguito di incidenti con scambio di sangue in contesti lavorativi sanitari tra pazienti/operatori con HIV, ma in terapia efficace e carica virale non rilevabile e tra pazienti/operatori HIV-negativi, fornisce l’evidenza che anche in ambito diverso da quello sessuale, una persona con HIV in terapia da almeno sei mesi e con viremia non rilevabile (< 200 copie/ml) non deve essere oggetto di precauzioni particolari o di limitazioni alla propria attività lavorativa.
Con la collaborazione delle organizzazioni di lotta all’HIV, SIMIT ha predisposto un corposo documento di consenso che elenca le fattispecie di rischio/evidenza che anche in Italia sarà fonte di messaggi e campagne mirate alla diffusione del concetto U = U.
Tutte le persone che vivono nel nostro Paese hanno diritto a informazioni accurate sulla loro salute sociale, sessuale e riproduttiva e U=U deve essere il messaggio chiave per incoraggiare all’acceso al test e alle cure precoci fornendo un’argomentazione di salute.
La netta presa di posizione di SIMIT e del panel di esperti che ha partecipato ai lavori lancia le basi per diffondere il concetto scientifico che assume valore sociale, politico e giuridico in favore della prevenzione, del test e della terapia, contro la discriminazione e la criminalizzazione delle persone con HIV, permettendo alla popolazione generale di conoscere e approfondirne il concetto e la sua validità per superare pregiudizi e stigma ancora molto forti.
Affermiamo quindi in modo chiaro e fermo che il principio UequalsU combatte la discriminazione e pregiudizio e favorisce l’accesso al test per l’HIV, negarlo o ignorarlo crea un danno sociale gravissimo nel nostro paese.
ANLAIDS, ARCIGAY, ASA, ARCOBALENO AIDS, CICA, CNCA, COMITATO PER I DIRITTI CIVILI DELLE PROSTITUTE, LILA, MARIO MIELI, NADIR, NPS ITALIA, PLUS, I RAGAZZI DELLA PANCHINA