La “canapa come medicina” sta conquistando a poco a poco il suo spazio sulle riviste della comunita’ scientifica italiana. L’ultimo numero di Medicina delle tossicodipendenze, organo ufficiale della Societa’ Italiana Tossicodipendenze, e’ stato quasi interamente dedicato alla canapa, con articoli sulla storia e la farmacologia di Cannabis e derivati. Nel pur prudentissimo editoriale “Marijuana e medicina”, il prof. G.L. Gessa conclude “… se la marijuana entrera’ nella farmacopea, e’ probabile che non vi rimarra’ a lungo perche’ sara’ sostituita da cannabinoidi piu’ potenti e, forse, piu’ selettivi per certi sintomi, certamente costosi. La proposta di legge sull’uso medico della marijuana riguarda quei pazienti che non hanno la pazienza, ne’ il tempo, di aspettare i progressi della farmacologia e i tempi della burocrazia.”
L’ultimo numero di Pathos (n. 4, 2002), rivista ufficiale dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore, dedica due articoli importanti alla cannabis: “Cannabis terapeutica. Il rischio di un approccio fumoso” di Mauro Bianchi, e “I cannabinoidi nel dolore” di F. Coluzzi e C. Mattia. Il prof. Bianchi scrive tra l’altro: “L’avvio di un dibattito serio e approfondito sull’uso terapeutico dei derivati della cannabis appare quanto mai urgente. Tuttavia, e’ importante evitare la confusione fra gli aspetti di ordine socio-politico (proibizionismo/anti-proibizionismo rispetto al problema delle cosiddette droghe leggere) e quelli piu’ propriamente medico-scientifici. In questa prospettiva, e’ necessario raccogliere in modo sistematico tutte le informazioni gia’ disponibili e impostare nuovi studi per definire sia quali principi attivi e’ piu’ vantaggioso impiegare sia quali sono le patologie (o le manifestazioni dolorose) nelle quali risulta possibile ottenere i benefici piu’ rilevanti. Infine, e’ auspicabile che quanti saranno chiamati a fornire pareri e a prendere decisioni lo facciano in base a dati di fatto piuttosto che a convinzioni pregiudiziali.
Sempre in tema di terapia del dolore, segnaliamo due intere pagine dedicate all’argomento sul numero di gennaio di Fuoriluogo, con un contributo di Francesco Crestani e Salvatore Grasso sulle interessanti potenzialita’ della Cannabis come analgesico.
La rivista Sapere dedica infine una buona parte dell’ultimo numero (dicembre 2002) a diversi aspetti del tema “droga”, con ampio spazio dedicato agli usi medici della Cannabis.