La Sindrome respiratoria acuta severa (Sars) ricompare a Taiwan, dove non si registravano più casi dal giugno scorso. A essere contagiato è stato un ricercatore di 44 anni che conduceva esperimenti in laboratorio sul coronavirus responsabile della malattia. Al momento non sembra che il virus sia stato trasmesso ad altre persone, ma a titolo precauzionale le autorità dell’isola hanno chiesto a chi negli ultimi giorni aveva avuto contatti ravvicinati con l’uomo di rimanere in casa. Se i sintomi della Sars dovessero comparire in qualcuno di loro, scatteranno misure di quarantena più ampie. Il ricercatore si era recato a Singapore poco prima di ammalarsi, e anche in quello Stato circa 70 persone che erano state a contatto con lui sono sotto osservazione. Il caso è simile a quello verificatosi proprio a Singapore in settembre: anche allora un ricercatore era stato infettato dai campioni che maneggiava in un laboratorio. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la probabilità che da casi come questi derivi una nuova epidemia è molto bassa. Tuttavia, il fatto che si verifichino contagi in laboratori ad alta sicurezza è giudicato preoccupante, e indica che i ricercatori devono prendere maggiori precauzioni.