In occasione della giornata mondiale della Tubercolosi che si celebra oggi, i Medici senza Frontiere chiedono che si intensifichino gli sforzi per sviluppare nuovi farmaci e nuovi test.”Contro la Tubercolosi servono urgentemente nuovi farmaci e test diagnostici”. E’ l’allarme lanciato da Medici Senza Frontiere in occasione della giornata mondiale della Tubercolosi che si celebra oggi. Secondo l’associazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere (Msf) ”la comunita’ internazionale sta perdendo la lotta alla tubercolosi a causa dell’uso di strumenti diagnostici e terapeutici arcaici”.
Al centro della questione c’e’ percio’ l’arretratezza degli strumenti di diagnosi e terapia, che, ha spiegato Oliver Brouant, capo missione del progetto di MSF per la cura della tubercolosi a Mumbai (India), sono stati sviluppati negli anni ’40 e ’60. ”Con questi strumenti – continua Brouant – non possiamo curare i pazienti in modo appropriato -. I pazienti devono assumere le terapie per 6-8 mesi, in un regime di osservazione diretta che impedisce loro di continuare a lavorare e a mantenere i familiari. Possiamo fare meglio di cosi”’. Secondo Msf e’ assolutamente necessario rendere ampiamente disponibili combinazioni fisse dei cocktails di farmaci necessari a combattere la malattia studiate apposta per i bambini. ”L’emergere dell’epidemia di HIV/AIDS – si legge nel comunicato dell’organizzazione – ha portato in primo piano l’emergenza TB a causa dei frequenti casi di co-infezione”, cioe’, ”si stima che oggi 12 milioni di persone nel mondo vivono con HIV e TB contemporaneamente”. Mentre ”circa 1/3 della popolazione mondiale e’ infettata dalla TB e 8 milioni di persone sviluppano la malattia in forma attiva ogni anno”. Alla luce di questi dati, raccolti da Msf, i medici dell’organizzazione lanciano una appello urgente affinche’ in tutto il mondo si intensifichino gli sforzi per sviluppare nuovi farmaci e nuovi test.
”Per poter assistere in modo adeguato i malati di TB dovremmo disporre di strumenti diagnostici affidabili – ha detto Rowan Gillies, presidente internazionale di Msf – ma questi strumenti oggi mancano. I test oggi disponibili sono particolarmente inefficaci nel caso di pazienti sieropositivi: persino nei centri di salute bene attrezzati gli attuali strumenti diagnostici riescono a individuare la TB solo nel 50% dei pazienti affetti da HIV”. ”Alcune industrie farmaceutiche – ha rilevato Msf – stanno portando aventi ricerche sulla TB, ma in genere esse non investono in questo settore considerato poco remunerativo perche’ il mercato e’rappresentato quasi esclusivamente da pazienti molto poveri”. Per questo Msf chiede urgentemente all’OMS e ai Governi di definire e finanziare un’agenda ambiziosa di ricerca sulla tubercolosi, guidata dai bisogni di salute pubblica. E ricordando la tempestivita’ della ricerca all’indomani dell’esplosione dell’epidemia in Oriente, polemizza: ”L’anno scorso un test per la Sars e’ stato sviluppato dall’Istituto di gnomica di Singapore a pochi mesi dalla prima apparizione della malattia. La tubercolosi uccide due milioni di persone ogni anno. Allora dov’e’ – si domanda il presidente di Msf – quel senso di urgenza che dovrebbe spingere a mobilitare risorse per accelerare il processo di sviluppo di nuovi strumenti contro la malattia?”.