Dopo il riscontro di sieropositività per Darren James e Lara Roxxx è scattato lo stop. E ora le contromisure. Scatta l’obbligo di profilattico per gli attori di film porno Usa.Dopo lo stop di 60 giorni alle produzioni a seguito del riscontro della sieropositività di due noti “volti” del genere, Darren James e Lara Roxxx, ora l’industria dell’hard-core corre ai ripari. Per verificare l’attuazione della norma igienica saranno inviati in futuro, a campione, anche alcuni ispettori sui set. La misura, attuata già da solo due case di produzione su un totale di 200 che lavorano nella San Fernando Valley occupando 6000 addetti, è piuttosto contestata. Gli attori porno negli Stati Uniti sono 1200, e al momento 49 vengono considerati a rischio. Sono in corso comunque i test Aids su tutti. Sulla questione si è espressa ieri anche la nota pornostar Jenna Jameson. Oltre a sollecitare tra gli attori più ricchi e fortunati una colletta a favore dei colleghi costretti alla lunga pausa forzata, ha dichiarato: “Ci sono molte società che girano film fuori dagli Stati Uniti, in Europa dell’Est e Sud America. Luoghi dove non sono obbligatorie analisi mediche accurate (pare che James sia stato trovato positivo dopo aver girato in Brasile): non ci sono obblighi sanitari a Praga o a Rio de Janeiro. Le ragazze sono belle e costano poco. Molte di loro lavorano con attori americani, che tornano subito a casa e girano altri film qui”.