La lunga vicenda, caratterizzata da molti colpi di scena, è finita con una sorpresa: proprio quando una fusione tra Novartis e Aventis sembrava la soluzione più probabile è arrivata la notizia dell’accordo tra il gruppo franco-tedesco e Sanofi-Synthelabo. Niente da fare quindi per “Novantis”, nasce invece un colosso farmaceutico (quasi) tutto francese con il nome di Sanofi-Aventis. Decisivo è stato sicuramente l’intervento del Governo francese che durante il fine settimana è riuscito a portare al tavolo delle trattative Aventis e Sanofi. Grazie all’intervento di Parigi Sanofi-Synthelabo ha aumentato la sua offerta su Aventis da €60,43 a circa €69 per azione. Aventis ha accettato, dopo che il nuovo ministro francese dell’economia e delle finanze Nicolas Sarkozy ha aumentato la pressione sul management dell’impresa ribadendo la totale opposizione della Francia ad un’unione con Novartis. L’offerta di Sanofi è divenuta “amichevole”, niente ruolo di “cavaliere bianco” per Novartis che ha subito dichiarato di rinunciare alle trattative di fusione con Aventis.
In un’intervista che sarà pubblicata domani su “Le Monde” il CEO di Novartis Daniel Vasella deplora il ruolo del Governo francese nella vicenda. Vasella stima che la fusione sia una vittoria per Aventis, mentre per Sanofi potrebbe rivelarsi molto costosa. Sanofi-Aventis rappresenterà dopo Pfizer e GlaxoSmithKline il terzo gruppo dell’industria farmaceutica a livello mondiale. Lo scorso anno Aventis ha fatturato €16,8 miliardi e disponeva di 69000 impiegati. I ricavi di Sanofi hanno ammontato nel 2003 a €8 miliardi, il gruppo aveva 33000 dipendenti. I titoli di Aventis e Sanofi sono sospesi dalle contrattazioni fino alle 14.30 ora di Parigi. A Zurigo Novartis guadagna il 3,9% a CHF 58,30.