Per scelta o per legge. Il deputato democratico Paul Koretz ha lanciato così il suo ultimatum all’industria cinematografica del sesso della California. In una lettera, inviata a 185 editori e produttori di film e pubblicazioni a luci rosse, Koretz invita ad adottare un codice di autoregolamentazione che imponga agli attori l’uso del preservativo. Altrimenti, ci penserà il parlamento dello stato a renderlo obbligatorio per legge. Gli operatori del settore – che assicurano di riconoscere la necessità di prevenire la diffusione dei contagi (da Aids e venerei) – sono però preoccupati di perdere pubblico . «I consumatori vogliono attori senza preservativo», dice al New York Times Graham Travis, produttore della Elegant Angel Video, casa di produzione che realizza fino a otto film al mese, «qualcosa che sia il più reale e intimo possibile». Nel mese di aprile, la Hollywood del sesso californiana aveva subito uno shock dopo che un popolare attore, Darren James, era risultato sieropositivo al virus dell’Aids. Le case di produzione avevano deciso di spegnere i riflettori per due mesi, in modo da permettere analisi generalizzate su altri attori e attrici.