Rapporto iniziale della prima giornata della Conferenza
L’apertura di questa edizione è stata segnata dall’accoglienza calorosa che la sala ha dedicato alla persona che ha portato la voce del Sexual Minorities Uganda, ove tuttora non è stata abrogata la legge che perseguita penalmente chiunque abbia rapporti sessuali con persone dello stesso sesso. Ancora più clamorosa è stata la reazione della sala di fronte al membro ufficiale del governo dell’Uganda, quando sfacciatamente ha dichiarato che sia la PrEP, sia la terapia sono normalmente somministrate nel Paese. E’ noto, infatti, che nessuno osa accedere ai servizi sanitari, dato che il bisogno di terapia o profilassi si traduce in un’automatica auto-accusa che consegna alle autorità la persona che sarà condannata alla prigione nelle condizioni più infamanti. E’ stata data notizia che anche Namibia e Ghana stanno per approvare leggi omofobe simili.
La Partecipazione
L’Istituto di Sanità Americano ha incontrato nello spazio dedicato agli incontri con la community il Dr. Laron Nelson per discutere di ricerca, della prevenzione dell’HIV e di un nuovo studio (HPTN 096 Exit Disclaimer) che sta conducendo per ridurre i tassi di HIV tra gli MSM di colore che hanno rapporti sessuali nel sud degli Stati Uniti. Il dottor Nelson (Yale School of Nursing) ha parlato con Louis Shackelford dell’HVTN chiedendo quale sia l’aspetto cruciale del coinvolgimento della community nel disegno e nel raggiungimento di risultati negli studi clinici. In particolare, il Dr. Nelson ha citato lo studio sull’anello vaginale dapirvina che sta ottenendo risultati esemplari in quanto è stato disegnato con l’aiuto della comunità. Auspica, pertanto, che la ricerca applichi un semplice criterio che deve diventare sempre più basilare e di routine: “ascoltare” ed in seguito, “correggere i propri piani” mettendoli in sintonia con le necessità espresse dalla comunità.
Verso una cura
In questa luce, in molte sessioni della CROI è stato detto che, ora che le PLWH vivono più a lungo, tra i tanti obiettivi per superare le difficoltà dell’epidemia, vi è quello sul quale si è dedicata poco la ricerca: la strategia per annullare i danni a lungo termine dell’infiammazione cronica e della ricostituzione immunitaria. In attesa di riuscire a trovare la cura e il vaccino per l’HIV, la ricerca si concentra nella ricerca di uno strumento che riesca almeno a bloccare il virus, dopo avergli impedito la replicazione. Si è usato il termine “block and lock” per descrivere questa strategia che per lo meno riesca ad evitare infiammazione e “tempesta citochinica” che a lungo termine causa la possibile accelerazione dell’invecchiamento precoce con tutte le patologie che ne derivano. Dunque, dopo una vittoria sulla quantità di vita, un reale passo avanti verso la qualità della vita.
La nuova sfida: la Prevenzione delle IST
Sembra inutile descrivere quanto successo abbia avuto alla CROI 2024 il rapporto del programma doxyPEP, lanciato a San Francisco, accessibile a tutti negli USA.
Il primo studio presentato nel 2022 in Europa lasciando perplessi molti ricercatori sull’assunzione dell’antibiotico doxiciclina dopo il rapporto sessuale. Ora sono stati riportati altri dati aggiornati che mostrano come tale strategia di prevenzione abbia ridotto l’incidenza delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST), nel mondo reale.
Nell’ottobre 2022, San Francisco era stata la prima città a raccomandare la profilassi post-esposizione con doxycycl, o doxyPEP, per uomini gay, bisessuali e transgender. Nel corso dell’anno successivo, i casi di clamidia e sifilide sono diminuiti e si è registrato un lieve calo di prevalenza della gonorrea. I risultati della pratica e delle analisi su tutta la popolazione sono coerenti con i risultati di recenti studi clinici e afferma che doxyPEP è richiesto e sta già avendo un impatto sull’incidenza delle IST.
DoxyPEP (randomizzato in doppio cieco) prevede l’assunzione di una singola dose da 200 mg di doxiciclina entro 72 ore dal rapporto sessuale. Nel 2017, il prof Molina di Parigi aveva riferito che la doxyPEP ha ridotto il rischio di clamidia e sifilide di circa il 70% per gli uomini gay e bisessuali nello studio IPERGAY sulla profilassi pre-esposizione (PrEP), sebbene non vi sia stata una riduzione della gonorrea.
Ieri i risultati finali dello studio DoxyVAC hanno dimostrato che l’antibiotico diminuisce il rischio di clamidia dell’86% e di sifilide del 79%, di gonorrea solo del 33%, mentre ha anche scoperto che un vaccino non fornisce una protezione significativa contro la gonorrea.
Lo studio DoxyPEP ha arruolato più di 500 uomini HIV + o HIV – che assumevano PrEP.Tra i partecipanti HIV- le riduzioni delle infezioni sono state dell’88%, 87% e 55%.
Luetkemeyer ha riportato i risultati di un’estensione in aperto dello studio, dimostrando che la riduzione del rischio di IST è stata sostenuta nel braccio che assumeva la doxiciclina.
Sull’onda dei primi dati del 2022, il CDC aveva emesso le prime linee guida sulla doxyPEP, La raccomandazione è diretta agli MSM e alle donne transgender che hanno avuto una IST in passato.
L’uso della doxiciclina è aumentato costantemente, raggiungendo solo a San Francisco 1209 persone (39% di tutti gli utilizzatori di PrEP) entro settembre 2023.
Tra le persone che hanno iniziato il trattamento con doxyPEP, l’incidenza complessiva delle malattie sessualmente trasmissibili è scesa dal 18% all’8%, con una diminuzione del 58% della gonorrea.
Nel mondo reale, così come nello studio, la diminuzione è stata maggiore per la clamidia (un calo del 67%) e per la sifilide (un calo del 78%) che per la gonorrea (un calo dell’11% che non era statisticamente significativo). Gli studi dimostrano l’evidenza dell’efficacia di intervemnti con l’antibiotico come Profilassi post esposizione.
NOTA: Questo articolo non intende essere un suggerimento per la prevenzione di IST con l’uso di antibiotici, ma dà un’informazione di quanto si tenti di ridurre stigma e infezioni nel resto del mondo. Prima di assumere un antibiotico basilare come la doxiclina, vi è necessità del parere medico. Noi, comunque, richiamiamo l’attenzione anche sulla carenza di nuove molecole e su quella di non bruciare le classi a disposizione, soprattutto nel caso di persone che hanno un sistema immunitario fragile.
Luetkemeyer A et al. Sustained reduction of bacterial STIs during the DoxyPEP study open-label extension. CROI Denver, abstract 125, 2024.
Scott H et al. Doxycycline PEP: High uptake and significant decline in STI after clinical implementation. CRFOI, Denver, abs 126, 2024.
Sankaran M et al. Doxy-PEP associated with declines in chlamydia and syphilis in MSM and trans women in San Francisco. CROI Denver, abs 127, 2024.
Liu A et al. Bacterial STI trends associated with the October 2022 doxy- prophylaxis recommendation, San Francisco. CROI, Denver, abs 1150, 2024.
Bacon O et al. Doxy-PEP effectiveness in men who have sex with men (M and transgender women (TGW) on HIV PrEP. CROI, Denver, abs 1151, 2024.