Con 285 voti favorevoli, 273 contrari e 23 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo la relazione dell’italiano Giusto Catania (Prc – Sinistra unitaria europea) sulla strategia europea in materia di lotta contro la droga, che chiede, tra l’altro, l’applicazione di strategie antiproibizioniste e di “riduzione del danno”.
Il Consiglio europeo che inizia domani a Bruxelles ha in agenda l’adozione di una nuova strategia europea in materia di droga per il periodo 2005-2012, e inviterà probabilmente la Commissione Ue a presentare proposte nel 2005 per attuare tale strategia.
L’aula chiede che, in occasione del vertice, si consegua “un approccio integrato, multidisciplinare ed equilibrato del problema della droga che tenga anche conto degli incoraggianti risultati ottenuti, ampiamente documentati dai vari Stati membri nonché da altri Paesi europei che attuano politiche alternative sugli stupefacenti”.
L’assemblea insiste che la nuova strategia europea non dovrebbe essere adottata prima di conoscere i risultati ottenuti per mezzo delle strategie attuali. Secondo l’Europarlamento, inoltre, la lotta alla droga non può essere affrontata dai singoli Stati membri individualmente e le politiche nazionali di lotta contro la droga dovrebbero essere fondate su un approccio scientifico e non su impulsi di natura emozionale. Gli europarlamentari chiedono di dare priorità alla protezione della vita e della salute degli utilizzatori di sostanze illecite e al miglioramento del loro benessere, e invitano il Consiglio Ue ad aumentare la disponibilità di programmi di riduzione del danno, in particolare contro la diffusione dell’Aids e di altre malattie trasmesse attraverso il sangue tra gli utilizzatori di droghe.
La risoluzione sollecita inoltre il Consiglio a fissare delle norme minime relative alle misure di riabilitazione, piuttosto che concentrarsi sulla post terapia con succedanei delle droghe.
Particolarmente acceso è stato il dibattito sul paragrafo in cui il Parlamento propone di organizzare, a livello europeo, “un’iniziativa preventiva annuale istituendo, in via sperimentale, centri facilmente accessibili per la riduzione del danno e per la strategia antiproibizionista”, che è stato alla fine approvato di stretta misura, con 284 voti favorevoli, 280 contrari e 12 astensioni. L’aula, infine, ha adottato un emendamento del gruppo socialista che chiede misure adeguate per evitare che i profitti economici derivanti dal traffico illegale di droga possano finanziare il terrorismo internazionale. A questo proposito, si chiede di applicare la legislazione vigente in materia di confisca dei beni e di lotta contro il riciclaggio dei capitali, anche sostenendo la legislazione antimafia italiana che prevede il riutilizzo per fini sociali dei beni confiscati alle organizzazioni criminali.
“Il Consiglio europeo non potrà ignorare la raccomandazione approvata dal Parlamento europeo che cambia radiclamente l’impianto della strategia antidroga dell’Unione”, ha affermato Giusto Catania a commento del voto. “Il Parlamento europeo – ha sottolineato il relatore – si è espresso in modo chiaro, condannando le politiche proibizioniste e di criminalizzazione del consumo e chiedendo un approccio scientifico e non ideologico alla questione”. Il rapporto, ha osservato Catania, “evidenzia l’importanza del trattamento sostitutivo nelle carceri, sottolinea la necessità di una ricerca su canapa indiana, coca e oppio per fini medici per la sicurezza alimentare e per l’agricoltura sostenibile; chiede che vengano aiutati i Paesi produttori di droga mediante programmi di coltivazione alternativa; e avvia una seria lotta al narcotraffico e contro le mafie”.
Secondo il relatore, infine, con la risoluzione di Strasburgo “viene data centralità alle strategie di riduzione del danno, e cià è fondamentale per contrastare il virus dell’Hiv che si sta espandendo nei nuovi Paesi dell’Unione, come sottolinea l’Osservatorio Ue sulle droghe di Lisbona”.
Fonte: Il Sole 24 ore