Durante la conferenza Mondiale sui vaccini anti-HIV/AIDS, in Canada, gli scienziati ammettono le difficoltà. Alla domanda: “Quando un vaccino per l’AIDS?” Tutti rispondono:” Non prima di dieci anni”. Montréal – Al via oggi a Montréal, fino a venerdì 9 settembre, la ‘AIDS Vaccine 2005 International Conference’. Alla conferenza verrà presentato un quadro generale delle più recenti ricerche di base, cliniche e socio-comportamentali relative allo sviluppo dei vaccini per l’HIV. Le sessioni saranno altamente interattive, incluse alcune tavole rotonde in cui gli esperti del campo potranno scambiarsi informazioni incrociate.
Immunologi, virologi, sviluppatori di vaccini, clinici, epidemologi, specialisti di Sanità pubblica, esperti di proprietà intellettuale ed esponenti del settore farmaceutico discuteranno dei temi più scottanti in materia di ricerca e nuove frontiere in materia di HIV.
Tra gli ospiti anche Giuseppe Pantaleo, professore responsabile del Dipartimento d’Immunopatologia all’ospedale di Losanna, che sta conducendo dei test clinici per un vaccino; tuttavia secondo il professore è abbastanza improbabile che la scoperta di un intervento preventivo avvenga nel prossimo decennio.
Una visione condivisa da Stefano Buttò, Primo Ricercatore all’ISS (Istituto Superiore di Sanità) di Roma – che dichiara “Non credo che i tempi della ricerca saranno brevi” – e da Luc Perrin, responsabile del laboratorio di virologia clinica presso l’ospedale universitario di Ginevra, che, intervistato da ‘SwissInfo’, ha commentato”Alcuni sostengono addirittura che non si scopriranno vaccini efficaci almeno per i prossimi 20 anni”.
D’accordo anche Filippo Ciantia medico e responsabile AVSI a Kampala, per l’intera Regione dei Grandi Laghi (Uganda, Rwanda, Burundi, Repubblica Democratica del Congo), che afferma: “Si fanno passi in avanti, ma siamo ancora molto lontani da un vaccino valido”.
Secondo i dati più aggiornati, relativi al 2004, i sieropositivi nel mondo oggi sono oltre 40 milioni, dei quali 37 milioni adulti e 17, 6 milioni donne; i nuovi infetti sono 4,9 milioni, mentre i morti sono circa 3 milioni di cui 510 mila sono ragazzi sotto i 15 anni.
“L’epidemia si sta espandendo in nuovi territori. Un vaccino di profilassi contro l’Hiv è l’unica speranza che rimane a milioni di persone in tutto il mondo per fermare i danni causati dalla malattia” ha detto a ‘SwissInfo’ Rafick-Pierre Sékaly, presidente della Conferenza. “Dobbiamo raccogliere tutte le forze e le risorse disponibili e coordinare gli sforzi per sviluppare un vaccino anti Aids. Si tratta di un obbligo morale per la nostra società”, ha poi aggiunto Sékaly.
Fonte: News ITALIA PRESS