Alle ore 17.00 del 17 Maggio 2006, subito dopo il giuramento dei Ministri della Repubblica, il neo-ministro della Salute Sen. Livia Turco rilascia la prima intervista. Simone Marcotullio, Vice-Presidente dell’associazione Nadir Onlus, augura al neo-ministro Buon Lavoro, evidenziando alcune questioni urgenti.
Gentilissima Ministro Turco,
ho avuto l’opportunità di sentire le Sue prime dichiarazioni subito dopo il Suo giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica.
Lei ha sottolineato come il programma di governo della coalizione che rappresenta in materia di salute pubblica debba essere attuato con 3 interlocutori principali: medici, regioni, associazioni di malati.
Non posso che esprimerLe un sincero apprezzamento, auspicando di vedere concretizzate queste Sue prime parole quanto prima: nel campo dell’HIV/AIDS, infatti, Nadir Onlus da tempo denuncia numerose problematiche regionali in merito alla disponibilità dei farmaci anti-AIDS e della diagnostica necessaria per il monitoraggio della patologia.
Non meno importante ed urgente è la necessità di attuare campagne sistematiche di sensibilizzazione alla popolazione generale ed operatori sanitari in merito all’effettuazione del test per l’HIV per la diagnosi precoce ed in merito a mirate strategie di prevenzione su target di popolazione specifici, campagne che dovrebbero essere in linea con quelle svolte nei principali paesi europei, non quindi piene di “sottintesi”, ma di contenuti scientifici e sociali, senza la paura di incorrere in moralismi che non si addicono ad uno stato laico e moderno, quale si suppone che l’Italia sia.
Saremo quindi lieti di poter dare il nostro contributo, proprio raccogliendo quanto da Lei dichiarato, in qualità di associazione di pazienti operante nel campo HIV/AIDS. Confidiamo dunque di veder concretizzate le Sue parole, ad iniziare dalle composizioni delle varie commissioni presso il Suo Ministero: da troppi anni infatti assistiamo ad una sottorappresentazione proprio di coloro che sono i protagonisti del mondo della sanità, ossia i pazienti stessi. Commissioni costruite senza adeguate rappresentazioni della società “laica”, non coinvolgenti pazienti e istituzioni locali (regionali), non rispecchiano il mondo dei nostri giorni, e rischiano di non consentirLe una visione a tutto tondo di un mondo, quello della sanità, che invece ha bisogno dell’apporto di tutti e 3 gli interlocutori da Lei ricordati.
Certi di una fruttuosa collaborazione e augurandoLe di tutto cuore Buon Lavoro,
Simone Marcotullio
Vice-Presidente Associazione Nadir Onlus