Le Nazioni Unite hanno scelto il Brasile come paese sede del centro mondiale di cooperazione tecnica per la lotta all’Hiv.Brasilia diventerà entro quest’anno la capitale mondiale della lotta contro l’Aids. Le Nazioni Unite hanno infatti scelto il Brasile come sede del centro mondiale di cooperazione tecnica per la lotta all’Hiv. Il centro, unico al mondo, dovrà formare tecnici e professionisti per combattere l’epidemia, ideare e lanciare politiche di diritti umani per le persone sieropositive e diffondere le metodologie di vigilanza epidemiologica nei paesi in via di sviluppo. “Il Brasile è il paese di riferimento per quanto riguarda la lotta e la prevenzione dell’Aids – ha dichiarato Peter Piot, direttore mondiale dell’Unaids, il programma dell’Onu nel settore – L’accordo che abbiamo siglato permetterà di estendere a tutto il mondo i programmi di prevenzione e lotta all’Aids che il Brasile portava avanti con alcuni paesi”.
Attualmente, specialisti brasiliani o formati in Brasile operano in 25 paesi per mettere in pratica il programma anti-Aids concepito e realizzato dal ministero della Sanità di Brasilia, considerato dall’Onu il programma modello da seguire. Piot ha incontrato ieri a Brasilia il presidente Luiz Inacio Lula da Silva, e gli ha proposto di estendere all’Aids la “guerra” che Lula ha dichiarato alla fame e alla miseria. “Ho chiesto al presidente Lula di diventare il leader mondiale nella lotta all’epidemia, e lui ha accettato con entusiasmo”, ha annunciato il dirigente Onu. Lula ha promesso di difendere “una risposta mondiale per il contenimento della pandemia dell’Aids” all’assemblea generale delle Nazioni Unite alla quale parteciperà alla fine di settembre.
“Credo che Lula sia la persona giusta per questo ruolo, perchè fame, miseria e Aids sono strettamente collegate – ha affermato Piot – L’epidemia sta crescendo, in particolare in Asia, in Cina, in India e nell’Est europeo, ed è ormai globalizzata: è necessario e urgente creare subito un’agenda internazionale che attacchi frontalmente i tre grandi problemi della miseria, della fame e dell’Aids”. Brasile e Unaids investiranno mezzo milione di dollari a testa per la creazione del centro internazionale di Brasilia, al quale andranno ad aggiungersi fondi di sponsor e aiuti umanitari. “L’accordo sancisce l’importanza del programma di prevenzione e lotta all’Aids svolto dal Brasile negli ultimi anni, e permetterà di estenderlo ai paesi più bisognosi e dove il pericolo è maggiore”, ha commentato il responsabile dell’Unaids per il Brasile, Luis Loures. Dal 1998 al 2004, il numero di sieropositivi in Brasile è calato del 12-15 per cento all’anno.