AIFA inizia l’esame per la rimborsabilità Long Acting PrEP

La Long Acting PrEP, strumento farmacologico di prevenzione per le persone esposte all’infezione da HIV e rispondere alle esigenze e stili di vita diversi da quelli di coloro che usufruiscono della PrEP orale, è in fase di analisi per la decisione del passaggio da classe C a classe H.

A pochi giorni dall’appello dei clinici e della community durante la 16° edizione di ICAR– Italian Conference on AIDS and Antiviral Research, l’Agenzia Italiana del Farmaco inizia l’esame in base alla raccomandazione dell’OMS che riconosce la PrEP LA un elemento chiave di sanità pubblica.

Si sottolinea, in particolare, il beneficio che comporta la somministrazione iniettabile a lunga durata di azione che estende il concetto di personalizzazione anche alla prevenzione facilitando l’accesso a un’ampia parte della popolazione che per motivi pratici e/o personali non aveva ancora usufruito della profilassi farmacologica.

La Long Acting PrEP rappresenterà a breve una risposta concreta a chiunque non utilizzi la Oral PrEP per usufruire di una misura efficace di prevenzione contro l’HIV, oggi ancor più necessaria visti i dati COA-ISS, che evidenziano l’aumento delle diagnosi come ad esempio nella regione Lazio e a Roma che segnano la maggiore incidenza di casi di HIV nel 2022.

La rimborsabilità decretata da AIFA nel 2023 alla Oral PrEP -tra tanti ostacoli e contraddizioni- non mostra ancora i benefici alla salute pubblica e alla sostenibilità. Inoltre, la gestione di questa innovazione ha confermato il ritardo italiano rispetto agli standard di altri Paesi europei. L’approvazione della rimborsabilità della prevenzione ricorda una favola orientale ove il mago disponibile si concede ai nostri desideri, ma in modo che diventino inutili o si trasformino in vere disgrazie.

Confermata ormai l’ostilità del nostro paese al concetto di Prevenzione, ci auguriamo che l’iter della PrEP LA possa essere meno contorto, in linea con i benefici che comporta e non con l’eventuale peso sull’economia sanitaria. Parafrasando l’espressione, Prevenire è meglio che curare non solo ci riferiamo alla persona che soffre una patologia che poteva essere evitata, ma anche al costo che grava sulle risorse economiche del servizio sanitario.

Fonte: www.aifa.gov.it/documents/20142/2311201/DETERMINA_27-2024_APRETUDE.pdf

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