Ad annunciarli, oggi, il Global Fund, la Banca Mondiale e l’Unicef, insieme con la Fondazione Clinton.Le organizzazioni hanno infatti annunciato la sottoscrizione di nuove intese con cui sara’ possibile, per i paesi in via di sviluppo, acquistare farmaci di alta qualita’ contro l’Aids e test diagnostici ai prezzi piu’ bassi sul mercato (in molti casi, con una riduzione del 50% rispetto ai prezzi attualmente disponibili). Gli accordi di oggi, sottolinea l’Unicef, aprono la strada ai paesi sostenuti dalle organizzazioni per ottenere l’accesso alle medicine e ai test diagnostici ai prezzi negoziati dalla Fondazione Clinton. I paesi beneficiari interessati ad accedere a questi accordi dovranno fornire garanzie di pagamento, per poter essere in grado di completare i cicli di cura e garantire la sicurezza della distribuzione delle medicine. I prezzi sono stati negoziati dalla Fondazione Clinton con 5 produttori di farmaci antiretrovirali e 5 produttori di test diagnostici. I farmaci previsti da questi accordi includono monoterapie e coktail di due o tre farmaci pre-abilitati dall’OMS per garantire qualita’ ed efficacia. Questi farmaci sono componenti cruciali dei quattro protocolli raccomandati dall’OMS come trattamento di ”prima linea” per l’Aids. Nei paesi in via di sviluppo pero’, ad eccezione del Brasile, tale terapia di sostegno e’ disponibile per meno di 200.000 persone che convivono con il virus, nonostante ne abbiano bisogno quasi 6 milioni. Gli impegni per il sostegno finanziario alla cura, insieme con prezzi piu’ bassi per medicine e test, sottolinea l’Unicef, possono aumentare significativamente la copertura.
I produttori farmaceutici inclusi negli accordi sono: Aspen Pharmacare Holdings (in Sud Africa), Cipla (in India), Hetero Drugs Limited (in India), Ranbaxy Laboratories (in India) e Matrix Laboratories (in India). In base alle intese sottoscritte, il prezzo per la piu’ comune terapia di prima linea scende a 140 dollari a persona (da un terzo alla meta’ del prezzo piu’ basso). Quanto ai test diagnostici, i prezzi disponibili includono i macchinari, la formazione, i reagenti e la manutenzione e sono oltre l’80% piu’ convenienti rispetto a quelli sul mercato.
”Questa nuova partnership – ha commentato il direttore dell’Unicef, Carol Bellamy – lavora per abbattere alcune delle barriere, come il prezzo, l’approvvigionamento e la domanda, che impediscono l’accesso ai farmaci salva-vita per l’Aids e ai test nei paesi in via di sviluppo. L’Unicef e’ orgoglioso – ha concluso – di essere parte di questa iniziativa innovativa, che promette di salvare vite e di portare la speranza a milioni di bambini e famiglie in tutto il mondo”.