Il comitato per i medicinali per uso umano CHMP dell’EMA ha emesso parere positivo raccomandando l’autorizzazione all’immissione in commercio per Vocabria (cabotegravir iniettabile e compresse) in combinazione con Rekambys (rilpivirina iniettabile) ed Edurant (rilpivirina compresse), per il trattamento dell’infezione da virus HIV-1 negli adulti con viremia non quantificabile (HIV-1 RNA inferiore a 50 copie/ml) che assumono un regime antiretrovirale stabile, senza evidenza presente o passata di resistenza virale e nessun precedente fallimento agli inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa (NNRTI) e degli inibitori dell’integrasi (INI).
Come noto, questo è il primo regime iniettivo di lunga durata, molto atteso dalle persone con HIV in quanto aiuta a evitare l’ansia quotidiana delle compresse e il ricordo costante dell’HIV: ogni somministrazione della duplice terapia si dovrà iniettare solo una volta ogni due mesi.
Chi riterrà scomoda questa semplificazione, potrà chiedere che gli stessi farmaci siano consegnati per uso orale.
Inoltre, la formulazione iniettabile avrà una flessibilità di una settimana prima o dopo la somministrazione precedente.
Come già espresso dalla maggior parte delle persone che hanno partecipato al survey di Nadir nel 2019, ci si augura che l’AIFA non restringa la somministrazione della formula iniettabile ai soli centri ospedalieri, come del resto, le compresse non si ingoiano in ospedale.