Agenda dell´Incontro: panoramica sui prodotti in sviluppo di fase 2-3, Fosamprenavir (Telzir), ABC-3TC (Kivexa) , il 695634, il 640385, gli NRTI, Tucaresol, il GW 873140 (anti CCR5).Lorenzo Zanella presenta la nuova struttura dell´azienda dedicata alle associazioni dei pazienti. La struttura si inquadra nell´ottica di un´organizzazione mondiale appositamente dedicata al rapporto con le associazioni di pazienti. Egli è il referente per l´Italia.
Prima parte dell´incontro.
Ruggero Panebianco presenta una panoramica dei prodotti in sviluppo dell´azienda, in particolare:
o Studi su volontari sani, anemia falciforme, melanomi maligni, HBV, HCV, HIV
o dose range (intervalli di dosaggio) 12.5mg – 3600mg
o AEs (eventi avversi), in ordine di frequenza:
§ nausea, vomito, disturbi addominali, diarrea
§ emicrania, leggera pesantezza alla testa, astenia, rigonfiamento delle dita, incurvatura degli arti, irritazione alle gambe, dolori al petto
§ splenomegalia
§ moderato incremento delle transaminasi dopo esercizio
§ sintomi di riflusso
o “reazione iperimmune”
Studi in HIV (Gori et al.- COL20032): Studio pilota a16 settimane di fase I/II, in vivo in pazienti HIV-positivi a differenti stadi di infezione. Arruolati 21 soggetti, ai quali vengono somministrate dosi diverse di farmaco, a partire da 25 mg OD (somministrazione orale) una volta alla settimana fino ad arrivare a 100 mg OD quattro volte a settimana. Pazienti suddivisi in 4 gruppi, in base a:
– attuale terapia allo screening (naive o experienced ad una terapia HAART),
– conta dei linfociti CD4+
– carica virale HIV RNA.
Risultati: stimolazione HIV-specifica di tipo qualitativo e quantitativo dell´attività dei linfociti T citotossici, generazione di cellule T naive, bassa incidenza di eventi avversi: solo 2 soggetti su 21 hanno riportato SAE (eventi avveri gravi), di cui un paziente prendeva il farmaco da solo e l´altro cominciava il nuovo farmaco in concomitanza con la terapia HAART, nessun SAE in pazienti con una HAART stabile, Tucaresol non ha evidenziato effetti sulla viremia.
Studi attualmente in corso: TCL 100438, di fase II, in corso in Italia (7 centri), multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, a due dosaggi di tucaresol (25 mg e 50 mg), in persone HIV-1 positive con HIV-1 RNA <=50 RNA copie/mL, stabili in HAART da almeno tre mesi. Obbiettivi: tollerabilità, efficacia del trattamento di differenti dosi sulla risposta immunitaria e cellulare, risposta virologica.
Seconda parte dell´incontro.
La seconda parte dell´incontro è stata dedicata al nuovo farmaco GW 873140, antagonista del corecettore CCR5.
RP presenta il farmaco, trattasi di una spirodichetopiperazina, la cui caratteristica principale rispetto agli altri composti in sviluppo della stessa classe è più lunga “durata” di legame al corecettore. L´attività antivirale è presente a concentrazioni sub-nanomolari e, anche dopo 10 giorni dalla somministrazione, ha mostrato una diminuzione significativa della carica virale. Attualmente la molecola è in fase di sviluppo IIb. Il meccanismo di azione è extra-cellulare, ossia al di fuori delle cellule CD4, il farmaco si lega al corecettore CCR5, bloccando in questo modo una porta di ingresso del virus nella cellula. Il tempo medio di occupazione dopo la somministrazione è stimato essere > alle 100 ore. In vitro il farmaco non sembra genotossico o mutagenico ed in ambito preclinico non sono stati evidenziati effetti al sistema nervoso centrale e all´ECG. Gli studi di farmacocinetica propendono per una possibile somministrazione QD o BID..Le reazioni avverse segnalate sono state specificatamente a livello gastrointestinale, in particolare diarrea e feci poltacee.
RP descrive gli studi su GW 873140 attualmente in corso. Essi sono due, solo su pazienti naive:
– Entry and Protease Inhibitor in Combination (EPIC – CCR100136)
– A Study of Combivir and Entry Inhibitor in Naive Treatment (ASCENT – CCR102881)
L´obbiettivo primario di questi studi è selezionare il dosaggio ed il regime del farmaco, avere più dati in termini di sicurezza e tollerabilità in persone HIV-1 positive naive. Lo studio EPIC è in combinazione con LPV/rtv (Kaletra®), lo studio ASCENT è in combinazione con AZT+3TC (Combivir®). Obbiettivi secondari sono verificare la caduta della carica virale nelle settimane iniziali, la sicurezza e l´attività antivirale a lungo termine, lo sviluppo di resistenze, i parametri di farmacocinetica. Gli studi sono a 96 settimane.
Disegni degli studi:
EPIC, -136: soggetti con virus R5-tropico o R5/X4-tropico, HIV-1+, naïve, randomizzati a quattro bracci caratterizzati da 3 differenti dosaggi e posologie del GW 873140 associato a Kaletra più un braccio di controllo composto da Combivir -Kaletra
ASCENT, -881:soggetti con virus R5-tropico, HIV-1+, naïve, randomizzati a tre bracci caratterizzati da 2 differenti dosaggi del GW 873140 associato a Combivir più un braccio di controllo composto da Efavirenz + Combivir
Il periodo di screening comporterà un´attesa del soggetto di 4/6 settimane.
Criteri di inclusione aggiuntivi:
EPIC, -136: soggetti HIV-1+, di età >=18 in Italia
,HIV-1 RNA >=50,000 copies/mL.
,CD4 >100 cells/mm3.
ASCENT, -881: Soggetti HIV-1+, di età >=18 in Italia ,
HIV-1 RNA >=10,000 copies/mL.
,CD4 >100 cells/mm3.
COMUNICAZIONI FORMALI DI I-CAB A GSK
In merito ai protocolli di GSK sulla molecola GW 873140, antagonista dei corecettori CCR5, I-CAB esprime i seguenti commenti a GSK, chiedendo all´azienda di riportarli a livello internazionale:
seppur in presenza di evidenze positive in merito ad una monoterapia con LPV/rtv, il disegno dello studio EPIC non tutela gli standard terapeutici internazionali in merito alle terapie combinate. Inoltre ICAB esprime perplessità sulla scelta di LPV/rtv quale farmaco aggiuntivo per discriminare i parametri che lo studio si è posto come obbiettivo;
nello studio ASCENT, in potenza si espone il paziente ad una duplice terapia AZT/3TC, terapia che, causa possibile formazione di resistenze in quanto “virtualmente duplice”, mette a rischio il soggetto per la creazione di mutazioni ad una classe critica quale quella degli NRTIs. Le conseguenze per i soggetti potrebbero essere molto problematiche per la costruzione di schemi futuri.
ICAB esprime considerazioni generali di allerta sui disegni di nuovi studi, mostrando ancora una volta stupore in merito al fatto che clinici ed aziende non tengano in considerazione la salvaguardia dei pazienti.
Per quanto detto sopra, ICAB si riserva di intraprendere tutte le azioni necessarie per la tutela delle persone HIV-positive.