CD4 e CD8 attivi in persone in terapia e con carica virale bassa

Due studi recentemente pubblicati spiegano come mai pazienti con bassa carica virale rilevabile, in terapia antiretrovirale, mantengono stabili i livelli di CD4: alti i livelli della risposta specifica anti-HIV sui CD4 e sui CD8.Lo scopo della terapia antiretrovirale è quello di azzerare la viremia, solitamente al di sotto delle 50 cp/mL. Spesso pazienti con bassa carica virale, al di sotto delle 10.000 cp/mL mantengono il patrimonio di CD4, progrediscono poco verso l’AIDS nonostante la presenza di virus resistenti.

Ricercatori francesi hanno trovato che i livelli di cellule T CD4 HIV-specifiche, che rilasciano messaggeri chimici per coordinare la risposta al virus, e di CD8, che uccidono le cellule infettate, sono più alti in questi pazienti rispetto a quelli che hanno carica virale non rilevabile. Sostanzialmente livelli bassi di viremia consentono l’attivazione del sistema immunitario, e non il suo completo “congelamento”, permettendo una continua risposta specifica all’infezione da HIV.

Sono stati misurati, nello specifico, i livelli di interferone gamma in risposta alle proteine virali p-24 e gp-160. Questi livelli sono risultati notevolmente maggiori in pazienti in cui la viremia è rilevabile, ma contenuta, rispetto a pazienti in cui la viremia non è rilevabile. Non è stato così per la risposta specifica alle proteine del cytomegalovirus e della tubercolosi.

Lo studio dunque è il primo a dimostrare una correlazione negativa tra “presenza di viremia” e immunoricostituzione. E’ opportuno specificare che non è possibile da questi studi stabilire un rapporto causa-effetto tra presenza di carica virale, seppur bassa, ed immunosricostituzione.

Ref:


Alatrakchi N et al. Persistent viral load on antiretroviral therapy is associated with T cell-mediated control of HIV replication. AIDS 19: 25-33, 2005.

Ostrowski SR et al. Low-level viremia and proviral DNA impede immune reconstitution in HIV-1-infected patients receiving highly active antiretroviral therapy. J Infect Dis 191: 348-357, 2005.