Nonostante la politica di lotta aperta all’ Aids inaugurata la primavera scorsa dal governo cinese, nel paese continuano gli arresti di attivisti delle organizzazioni non governative. Li Dan, fondatore di una scuola per i bambini orfani a causa dell’ Aids nella provincia dell’ Henan (Cina centrale) ha denunciato l’arresto di due attivisti nella città di Shangqiu. Wang Guofeng e Li Suzhi sono stati arrestati per essersi opposti alla chiusura forzata della scuola il 9 luglio scorso, secondo la denuncia di Li Dan. Gli attivisti accusano le autorità locali di cercare di eliminare dalla scena le organizzazioni indipendenti per usufruire dei massicci finanziamenti per la lotta all’ Aids che vengono dal governo e dalle sottoscrizioni private. Altri due attivisti, loro stessi affetti da Aids, sono stati arrestati con l’ accusa di aver compiuto una rapina, ha aggiunto Li. L’ arresto dei quattro non è ancora stato convalidato, nè sono state formalizzate accuse a loro carico. Le autorità locali si sono limitate a dichiarare che i quattro potrebbero restare in prigione “per lungo tempo”, ha detto Li. Migliaia di contadini dell’ Henan si sono ammalati di Aids nei dieci anni passati dopo aver venduto il sangue a trafficanti che lo rivendevano poi a prezzo maggiorato agli ospedali locali. I trafficanti operavano estraendo dal sangue il plasma, la sostanza usata per le trasfusioni negli ospedali, e poi lo reiniettavano ai donatori. Il sangue di diverse persone veniva mischiato e le stesse siringhe venivano usate per decine di volte.