19° CROI: SEATTLE, 5 – 8 MARZO 2012. COINFEZIONE HIV/HCV E NUOVI FARMACI PER HCV. ANTICIPAZIONE DELTA 57.
L’aggiunta dei primi inibitori delle proteasi per HCV a interferone PEG+ribavirina (P/R) aumenta fortemente la possibilità di avere una risposta virologica sostenuta a 12 settimane (SVR12) nelle persone coinfette HIV/HCV, indicatore utilizzato come predittore dell’SVR24, considerata invece la soglia di cura per HCV. In particolare, sono stati ripresentati e ribaditi in questa sede i risultati su boceprevir (Sulkowski M abs 47) e telaprevir (Dieterich D abs 46) in associazione a P/R in persone precedentemente non trattate per HCV con genotipo 1. La descrizione completa degli studi e i risultati sono descritti nel precedente numero di Delta (56). Ribadita, in sede di discussione, l’importanza dell’utilizzo di questa strategia nei pazienti HIV/HCV coinfetti, vista l’alta possibilità di potere eliminare la coinfezione con HCV nelle persone sieropositive e un “fattore due (per boceprevir) o quasi due (per telaprevir)” di aumento di possibilità di successo con l’associazione degli IP per HCV. E’ stato inoltre presentato uno studio di interazione tra boceprevir e alcuni IP/r per HIV (LPV/r, ATV/r, DRV/r) che allerta i clinici sulla possibilità di riduzione di efficacia di tutti questi farmaci, quando co-somministrati (Hulskotte E abs771LB).