Circa 7 milioni di casi di AIDS fra i giovani potrebbero essere evitati nei prossimi dieci anni se tutti i bambini in età scolastica potessero andare a scuola.In una relazione intitolata “Apprendere a sopravvivere”, l’ONG “Campagna Mondiale per l’Istruzione” si basa su nuove ricerche secondo le quali i giovani dai 15 ai 24 anni che hanno completato un’istruzione primaria, hanno due volte tanto la possibilità di non essere colpiti dall’AIDS rispetto a coloro che non hanno frequentato la scuola. Meglio informati, questi giovani sanno premunirsi meglio. “Il fallimento dei paesi donatori nell’investire ora nella realizzazione dell’istruzione universale comporterà più povertà e condannerà i paesi più colpiti dalla pandemia di AIDS ad un oscuro futuro di sottosviluppo e di dipendenza”, sottolinea la relazione. Le organizzazioni non governative si sono mobilitate in questi ultimi due anni per convincere i paesi donatori a compiere uno sforzo supplementare per raccogliere i 5,6 miliardi di dollari supplementari necessari all’anno per garantire l’istruzione di tutti i bambini entro il 2015, ossia l’equivalente di tre anni di spese militari nel mondo.
La Banca mondiale ha lanciato nell’aprile 2002, nel quadro degli Obiettivi del Millennio, un’iniziativa pilota per garantire un’istruzione primaria a tutti i bambini di dodici paesi in via di sviluppo, con l’aiuto della Comunità internazionale. Tuttavia l’attuazione dell’iniziativa inciampa nella mancanza di mezzi finanziari, e la Banca mondiale ha lanciato un appello alla generosità delle ONG in occasione della loro riunione a Washington per le assemblee di primavera del Fondo monetario internazionale e della Banca.