L’incontro, che si terrà a Firenze dal 21 al 24 gennaio, metterà a stretto contatto i politici, le rappresentanze degli organismi non governativi, le organizzazioni delle persone sieropositive, e i leader scientifici di ogni parte del mondo.Sono 46 milioni nel mondo le persone affette dal virus Hiv, più della metà dei soggetti colpiti sono morti, e il 90% dei sieropositivi non ha accesso ai farmaci che prolungano la sopravvivenza e migliorano la qualità della vita, farmaci che invece sono disponibili nel mondo occidentale. Il problema sarà trattato alla Conferenza mondiale “Securing treatment and care for people living with Hiv – Low-income countries: where are we now?”, organizzata dalla Società italiana per le infezioni e le malattie tropicali, che si terrà a Firenze dal 21 al 24 gennaio.
“Ogni anno – ha spiegato Daniele Dionisio, organizzatore della Conferenza e direttore dell’unità di malattie infettive della Asl di Pistoia – si infettano 15 milioni di individui e si stima che entro il 2010, se l’attuale trend non cambierà, nel mondo avremo oltre 75 milioni di casi. L’area più colpita è l’Africa dove vive l’83% dei malati. Solo nell’Africa subsahariana si registra il 70% del totale di sieropositivi; in Asia il 17%, in America Latina il 5% e nel resto del mondo (Oceania, Nordamerica ed Europa) l’ 8%. Dall’inizio dell’epidemia, l’Aids ha già ucciso 21,8 milioni di persone. Le aree più colpite sono quelle dove l’accesso ai farmaci è irrisorio, meno dell’ 1% della popolazione africana che vive nella zona subsahariana ha accesso ai farmaci. Per risolvere il problema occorre, secondo i promotori della Conferenza di Firenze, soprattutto abbassare il costo. “Bisogna instaurare – ha spiegato Dionisio – un sistema di accordi politici tra i Governi e gli Stati dove sorgono le multinazionale farmaceutiche in modo da riuscire a superare quello che è il diritto di brevetto la cui tutela, viene spiegata con la necessità di finanziare la ricerca.
In realtà – ha aggiunto – già i primi anni di vendita dei farmaci sul mercato occidentale consentono introiti tali da coprire le spese di ricerca. Un esempio positivo ci viene dal Brasile, dove i farmaci anti Aids vengono distribuiti gratuitamente grazie anche agli sforzi che il nuovo direttore dell’ Oms, Paulo Roberto Teixeira, sta facendo”. Teixeira sarà presente alla Conferenza di Firenze cui, tra gli altri, partecipa anche, Luc Montagnier, rappresentate dell’Unesco e presidente della Fondazione mondiale per la ricerca e prevenzione Aids.