«Regolamentare l’uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati a scopo terapeutico» lo chiede a Governo e Parlamento il Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna, che lo scorso 15 dicembre ha approvato a maggioranza una risoluzione in tal senso. La risoluzione e’ stata presentata, dopo una campagna di sollecitazioni promosse dai Radicali, da sette consiglieri del centrosinistra: Paolo Zanca (Sdi), Rocco Gerardo Giacomino (Pdci), Silvia Bartolini e Lamberto Cotti (Ds), Luisa Babini (Pri), Daniela Guerra (Verdi) e Leonardo Masella (Prc), ed e’ stata votata anche dall’Italia dei Valori. Hanno votato contro Forza Italia, AN e Lega nord. Astensione della Margherita e di un consigliere diessino.
Il documento approvato chiede al Governo e al Parlamento, “di regolamentare l’uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati a scopo terapeutico”. “Tale impiego – ribadiscono i firmatari – e’ terapeutico e quindi non rientra nel dibattito su un approccio proibizionista o antiproibizionista alle droghe”. Il documento inoltre specifica che “nel nostro ordinamento e’ gia’ previsto l’utilizzo di diverse droghe per uso medico”, e cita i numerosi studi internazionali che si sono espressi a favore dell’introduzione della cannabis per scopi terapeutici. Per finire il documento impegna la Giunta a verificare la possibilita’ “di attivare, all’interno del Servizio sanitario regionale, una sperimentazione dell’utilizzo terapeutico dei cannabinoidi, in particolare a favore dei malati terminali”
“Un fatto di civilta’” commenta Borghi, assessore alle politiche sociali, mentre l’assessore alla sanita’, Giovanni Bissoni frena spiegando la sperimentazione non e’ di competenza della Giunta regionale ne’ di alcuna assemblea elettiva, ma “e’ demandata al parere insindacabile del Comitato etico”. Secondo Bissoni, se venisse autorizzata ad uso terapeutico “una sperimentazione consentirebbe di togliere un po’ di polverone” sollevato intorno all’argomento.
Con quello dell’Emilia Romagna sono sette i consigli regionali che sino ad ora si sono espressi a favore di una regolamentazione dell’uso terapeutico. Sull’argomento si sono gia’ pronunciati i consigli regionali di Lombardia, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia (guidati da giunte di centro-destra) e quelli di Basilicata, Toscana e Umbria (retti da maggioranze di centro-sinistra). Ad essi si aggiungono numerosi altri consigli provinciali e comunali, ultimi in ordine di tempo quelli di Aprilia (maggioranza di centro-destra) e Biella (maggioranza di centro-sinistra).