Convegni e congressi, gadget vari, cene o meeting vagamente promozionali: le industrie farmaceutiche hanno deciso di dare lo stop, almeno «temporaneamente», alle sirene non sempre professionali destinate ai medici.Convegni e congressi, gadget vari, cene o meeting vagamente promozionali: le industrie farmaceutiche hanno deciso di dare lo stop, almeno «temporaneamente», alle sirene non sempre professionali destinate ai medici. La decisione è stata presa ieri dalla giunta di Farmindustria, con un invito più o meno perentorio a tutte le aziende associate. «In attesa di norme chiare e definite», alla stesura delle quali le industrie sono pronte a fare la loro parte per eliminare «ogni elemento di ambiguità o di difficile interpretazione» delle regole sull’informazione scientifica dei farmaci. A pochi giorni dall’esplosione del caso Glaxo sul comparaggio tra medici e industrie farmaceutiche, qualcosa comincia muoversi nello stagno per troppo tempo trascurato dell’informazione scientifica sui farmaci. E qualcosa sta per arrivare, su un versante non del tutto identico, per contrastare gli illeciti nel settore sanitario “allargato”: le misure anti-truffa del ministro Girolamo Sirchia, sono attese domani in Consiglio dei ministri. Sarà un Ddl, non un decreto legge, e riserverà altre sorprese: nessuna sanzione penale e inasprimento delle multe per chi non rispetta il divieto di fumo. Convegni e gadget addio. Offriamo «al ministro della Salute la massima collaborazione» per «una migliore definizione» della legge sull’informazione scientifica»: questa la decisione della giunta di Farmindustria. Che, ribadendo «il ruolo insostituibile» dell’informazione sui farmaci per l’aggiornamento dei medici, sottolinea come «le sue modalità sono oggi spesso mal recepite e, in alcuni casi, considerate addirittura illecite». Perché per Farmindustria «la generalità delle aziende operano nel rispetto delle norme vigenti». Via i dubbi e le «ambiguità», è dunque la parola d’ordine. Così, temporaneamente, sarà sospesa «ogni attività di informazione scientifica». Con l’eccezione «delle visite ai medici, della consegna del materiale informativo autorizzato dal ministero della Salute, nonché dei campioni». Restano, in sostanza sospesi a tempo convegni e congressi, gadget e cortesie varie. Una decisione, si afferma, che «sarà sottoposta alla valutazione dell’Antitrust e della classe medica». Ma su comparaggio e dintorni l’agenda è ricca. C’è infatti molta attesa per la messa a punto del ministero con tutte le categorie (industrie, distribuzione, medici) di un «Manifesto etico» che dovrebbe aprire le porte a una modifica della legge sulla pubblicità. La commissione d’inchiesta del Senato presieduta dal verde Francesco Carella, poi, avvierà da martedì un vasto ciclo di audizioni, a cominciare da Sirchia. Ddl anti-truffe con sorprese. Niente sanzioni penali e multe più pesanti per far rispettare il divieto di fumo. Sono le novità del Ddl anti illeciti nel settore sanitario che sbarca domani in Consiglio dei ministri. Le sanzioni di carattere penale già previste, saranno cancellate in omaggio alla depenalizzazione (fatti salvi più gravi reati, ovviamente). Deciso anche il nuovo giro di vite per chi non rispetta, o non fa rispettare, il divieto di fumo stabilito dalla Finanziaria 2002: le multe saliranno rispettivamente da 25-250 a 100-300 euro e da 200-2mila a 500-3mila euro. Confermata, al momento, anche la concessione di un bonus (a carico delle Asl) che il cittadino potrà spendere nel privato se le strutture pubbliche o accreditate non rispettano i tempi d’attesa.