Emerge anche l’ipotesi di reato di associazione per delinquere nell’inchiesta relativa alle prescrizioni di farmaci che sarebbero state pilotate dall’azienda farmaceutica Glaxo.
Emerge anche l’ipotesi di reato di associazione per delinquere nell’inchiesta relativa alle prescrizioni di farmaci che sarebbero state pilotate dall’azienda farmaceutica Glaxo. La procura di Verona ipotizza infatti questa accusa nei confronti dei dipendenti dell’azienda veronese e di almeno una quindicina di medici. La novità giudiziaria è trapelata oggi quando si sarebbe dovuta svolgere l’udienza davanti al tribunale del riesame e sono stati depositati trentaquattro ricorsi, con le richieste di dissequestro di documenti e materiale raccolto dalla guardia di finanza durante le perquisizioni. L’appuntamento è però andato a vuoto perché tutti i legali dei dipendenti della Glaxo, alla vigilia, hanno rinunciato all’udienza. Ma nel frattempo si è così saputo che il sostituto procuratore Condorelli ha iscritto nel registro degli indagati una quindicina di medici che si aggiungono ai circa quaranta dipendenti della Glaxo coinvolti nell’inchiesta e che ha aggiunto a quella di corruzione, la nuova ipotesi di reato associativo. La prossima udienza, per altri sedici ricorsi, è prevista il 4 marzo.