Gli uomini non circoncisi hanno 8 volte di più la probabilità di infettarsi di HIV rispetto agli uomini circoncisi. Lo afferma uno studio condotto su circa 2.300 uomini condotto in India, i cui esiti sono stati resi pubblici qualche giorno fa.Una ricerca del Baltimore’s Johns Hopkins University School of Medicine suggerisce che la superficie interna del tessuto del pene non ha lo stesso strato protettivo della parte esterna ed è potenzialmente più vulnerabile all’HIV. I maschi circoncisi sono numerosi nel mondo a causa di ragioni culturali e religiose e per prevenire le infezioni al tratto urinario e il cancro del pene. La procedura consiste nella rimozione del tessuto che copre la parte superiore del pene e viene praticata solitamente dopo la nascita.
Negli Stati Uniti, circa due terzi dei neonati maschi sono circoncisi. Nel mondo la percentuale varia a seconda delle culture e delle religioni. In molti paesi, India inclusa, la circoncisione è praticata raramente. “E’ importante che si offrano misure che contribuiscano a porre un freno alla diffusione dell’AIDS, particolarmente nei paesi in via di sviluppo, dove l’infezione sta continuando a crescere a ritmi preoccupanti” avverte in una dichiarazione Steven Reynolds, della divisione malattie contagiose della Johns Hopkins University School of Medicine e ricercatore nella materia.
L’American Academy of Pediatrics non consiglia la circoncisione come pratica sistematica perché, a dispetto di alcuni benefici, essa può dar luogo a complicazioni. Alla Johns Hopkins University School of Medicine si è anche studiato il rischio di contrarre altre malattie a trasmissione sessuale per gli uomini circoncisi e non circoncisi. Nonostante l’incidenza di malattie come la sifilide, la gonorrea, herpes genitale sia leggermente più alta tra gli uomini non circoncisi, la differenza non è statisticamente significativa.
La ricerca fa parte di uno studio più ampio che investiga sui fattori di rischio relativamente all’infezione da HIV basate sull’assistenza degli uomini affetti da malattie sessualmente trasmissibili effettuata nelle cliniche di Pune, in India tra il 1993 e il 2000. Comportamenti sessuali e fattori demografici a rischio, inclusi i rapporti con le prostitute, e l’uso del preservativo erano simili per entrambi i gruppi, afferma Reynold.
Reynold aggiunge che ci sono metodi che gli uomini non circoncisi possono seguire così da essere in grado di proteggersi contro l’HIV, inclusi i preservativi e, in futuro, un prodotto microbicida ad uso topico che potrà essere applicato sui tessuti prima del rapporto sessuale. “La circoncisione è una potenziale strategia di prevenzione, anche se richiede nuove conferme con test clinici randomizzati” dice Reynolds. Attualmente sono in corso test clinici in Uganda, Kenya e Sud Africa.
I risultati sono stati presentati al San Diego meeting of the Infectious Diseases Society of America.