GlaxoSmithKline pubblicherà su internet tutti i risultati dei test clinici effettuati sui suoi farmaci.GlaxoSmithKline, colosso britannico della farmaceutica, pubblicherà tutti i risultati dei test clinici effettuati sui suoi farmaci, sia quelli nuovi sia quelli già in commercio. La mossa, annunciata oggi, fa parte di un accordo con il procuratore generale di New York, Eliot Spitzer, che aveva accusato la casa farmaceutica di non aver reso noto informazioni negative sul farmaco antidepressivo Paxil (conosciuto anche come Seroxat).
Glaxo aveva già accettato di pubblicare dati sul Paxil, oltre ai risultati dei test sui nuovi farmaci, a giugno, cioè poche settimane dopo il lancio dell’azione legale statunitense. Ma in base all’intesa, che include un pagamento di 2,5 milioni di dollari, il gruppo si è impegnato a pubblicare su internet tutti i test, anche retroattivamente, a partire cioè da dicembre 2000, quando Glaxo Wellcome si fuse con Smithkline Beecham, ed entro la fine del 2005. I test sui nuovi farmaci verranno resi noti sul Clinical test register entro 10 mesi dall’approvazione del prodotto, ha precisato Glaxo, mentre quelli futuri su farmaci esistenti saranno pubblicati entro 10 mesi dal completamento.
Glaxo era stata accusata da Spitzer di aver reso pubblico solo uno dei cinque studi elaborati sugli effetti del Paxil su bambini e giovani, tenendo invece lontani dal pubblico quelli che suggerivano un possibile aumento delle tendenze suicide in alcuni individui. Tali dati erano poi stati eliminati dalla lista di consigli fornita ai dottori. Da un documento interno del 1999, su cui si è basato in parte il caso, era emerso che Glaxo voleva “gestire la diffusione dei dati per minimizzare un impatto commerciale potenzialmente negativo”.