Nel tentativo di rendere più trasparente la risposta della comunità internazionale all’epidemia di Aids, i donatori si sono accordati oggi per semplificare i finanziamenti volti a combattere la malattia.I paesi sono spesso in difficoltà nel tenere i rapporti con il gran numero di agenzie da cui ricevono i fondi. “Molti governi sono impegnati nella lotta all’Aids e al tempo stesso devono rispondere alle richieste ripetitive e spesso contraddittorie dei donatori”, ha detto il ministro per l’Aids del Malawi, Mary Kaphweleza Banda, in una nota. I principali donatori, tra cui la Banca mondiale, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, il Global Fund per Aids e le Nazioni Unite si sono accordate a margine del meeting di primavera della banca per stendere un piano d’azione unico, coordinando la loro opera. “Non si tratta soltanto della raccolta di risorse, ma di assicurarsi che queste risorse vengano spese saggiamente per aiutare i paesi a costruire strategie sostenibili ed efficaci contro l’Aids”, ha detto Peter Piot, direttore esecutivo dell’Unaids. L’Onu stima che 40 milioni di persone nel mondo siano sieropositive e che oltre 25 milioni siano morte di Aids. L’Africa è la regione più colpita con 26,6 milioni di infettati.