Uno specialista sui vaccini di fama mondiale dice di avere optato per il non profit perché si tratta della migliore strategia per arrivare alla scoperta del vaccino. In meno di un mese è il secondo scienziato di fama mondiale ad abbandonare il mondo delle multinazionali.Il Dr. Donald Francis, che martedì ha annunciato di avere abbandonato Vaxgen, è il secondo ricercatore di livello internazionale ad avere abbandonato la multinazionale alla quale era legato da anni in meno di un mese, facendo seguito ad Emilio Emini, che ha annunciato di avere lasciato Merck all’inizio del mese di gennaio per unirsi all’International AIDS Vaccine Iniziative (IAVI). Entrambi hanno dichiarato di ritenere che la lotta all’AIDS meriti maggiore attenzione, e che il settore privato, permeato dalla logica del profitto immediato, non è il luogo migliore per portare avanti progetti ambiziosi come la ricerca di un vaccino contro l’Hiv. “Un centinaio di milioni di dollari buttati qua e là non servono a nulla” ha dichiarato Francis.
Francis ha dichiarato che l’dea di abbandonare Vaxgen, assieme a due colleghi, è nata dopo che lo scorso Ottobre Bill Gates ha annunciato di avere raccolto la sfida per “una battaglia sanitaria globale”. Tra i progetti che Gates si è dichiarato disponibile a sostenere era compresa, infatti, la ricerca sul vaccino. Francis ha dichiarato che metterà la propria esperienza a disposizione di gruppi come IAVI, con i quali non intende assolutamente competere. “Penso che la cosa più difficile sia trasformare le idee in azioni concrete” ha dichiarato Francis.
“Al momento non esistono incentivi tali da convincere le multinazionali ad investire porzioni significative delle loro risorse nella ricerca sul vaccino” ha dichiarato il fondatore di IAVI, Dr. Seth Berkley. Berkley ha dichiarato che le organizzazioni come IAVI stanno avendo successo dove le multinazionali hanno ormai fallito – sottolineando tuttavia che alcune aziende, come ad esempio Merck, stanno dedicando risorse considerevoli alla ricerca sull’Aids. Secondo Berkley esistono ormai “condizioni tali da permettere la migrazione di molti scienziati verso le organizzazioni di ricerca senza scopo di lucro, ed una sempre maggior presenza del non profit in settori tradizionalmente poco attraenti per le multinazionali”. Per rinforzare le proprie dichiarazioni Berkley ha aggiunto che la maggior parte delle persone assunte lo scorso anno da IAVI provenivano dal settore industriale.