Al congresso di Washington è stato presentato da Alessandra Viganò uno studio pilota: “Effects of GH on visceral fat accumulation” : gli effetti dell’ormone della crescita sull’accumulo di grasso viscerale negli adolescenti.
La lipodistrofia caratterizzata da accumulo di grasso intraaddominale ( IAT) è la forma con maggior rischio di complicanze metaboliche (iperinsulinemia , diminuita tolleranza glicidica , ipertrigliceridemia ). Studi precedenti nell’adulto hanno evidenziato che l’impiego dell’ormone GH riduce il grasso periviscerale , può comportare ( probabilmente per le dose elevate impiegate : 4 mg / die , 6 mg / die) un peggioramento del metabolismo glucidico e un elevato incremento delle IGF1, induce un certo grado di lipoatrofia periferica.
Lo studio pediatrico ha incluso 8 adolescenti ( età media 15.7 anni) in terapia HAART( d4t + 3TC + 1PI) con IAT > 41cm2.
Il GH è stato somministrato alla dose di 0.028/mg/kg/die( dose totale giornaliera compresa tra 1.25 e 2.2 mg) per 24 settimane. La somministrazione di GH è stata ben tollerata , ha ottenuto una significativa riduzione dello IAT (media 42%, range 20-80%) e del grasso al tronco(0.9kg su un totale perso di 1.5 kg), si è associato ad una moderata perdita di grasso agli arti (in parte la lipoatrofia periferica può essere dovuta alla HAART includente d4T) non ha determinato alterazioni del metabolismo glucidico (glicemia a digiuno, AUC del glucosio e dell’insulina dopo test da carico orale), ha determinato un aumento delle IGF1di modesta entità (dal 2-23% sopra i livelli massimi per età e sesso). Questi risultati indicano che il Gh può costituire un valido approccio terapeutico per i pazienti con obesità centrale.