Il Fondo Globale a corto di fondi

Il direttore esecutivo del Fondo Globale per la Lotta contro AIDS, tubercolosi e malaria ha dichiarato che il Fondo Globale ha urgente bisogno di 700 milioni di dollari per continuare il suo lavoro. Si tratta della differenza tra le richieste di finanziamenti, che si prevede raggiungeranno la cifra di un 1 miliardo di dollari prima della fine dell’anno, ed i 300 milioni di dollari effettivamente disponibili nelle casse del Fondo. Il Fondo Globale, con sede a Ginevra, è stato lanciato dalle Nazioni Unite grazie al sostegno degli otto paesi più ricchi del mondo. Il Fondo Globale ha lo scopo di finanziare la lotta contro l’AIDS su tutti i fronti, dalla prevenzione alla fornitura dei farmaci antiretrovirali, ma, se i paesi donatori, ed in particolare gli otto paesi più ricchi del mondo, le cui offerte iniziali ammontarono a 1.8 miliari di dollari, non rispetteranno gli impegni presi solo due anni fa, il Fondo potrebbe non essere in grado di portare avanti il proprio lavoro. L’anno scorso sono morte di AIDS oltre tre milioni di persone, mentre i morti di tubercolosi sono stati due milioni, ed un milione, soprattutto bambini, sono morti di malaria. In 18 mesi il Fondo Globale ha distribuito 1.5 miliardi di dollari – 153 progetti in 92 paesi. Giovedì scorso, il consiglio direttivo del Fondo Globale ha deciso che non saranno approvati progetti per i quali non esista la copertura economica. L’ultimo bando metteva a disposizione circa 2 miliardi di dollari, ma la decisione di Giovedì potrebbe ridurre almeno della metà gli stanziamenti approvati. “Abbiamo un deficit di circa 700 milioni di dollari […] se i fondi non arriveranno un mucchio di lavoro sarà andato sprecato” ha dichiarato Richard Feacham, direttore esecutivo del Fondo Globale. Feacham ha aggiunto di essere più ottimista dopo il summit dei paesi G8 dell’ultima fine settimana, nel corso del quale il leaders di Stati Uniti, Francia, Gran-Bretagna, Italia, Germania, Canada, Giappone e Russia si sono impegnati a sostenere il Fondo Globale. Gli attivisti sostengono che la mancanza di fondi potrebbe portare ad un’eccessiva selezione sui progetti sottosti al Fondo Globale.


  • Fonte originale