NEW YORK – Scoperto un «trucco» utilizzato dai virus per modificare il genoma dell’ospite. Uno studio internazionale, pubblicato su «Nature Methods», ha identificato delle molecole chiamate microRna (miRna), che vengono prodotte da alcuni virus per interferire con la lettura dei geni dell’organismo infettato. Si tratta di frammenti molto piccoli (lunghi circa 20 nucleotidi) che servono a neutralizzare gli Rna messaggeri, ovvero le porzioni di materiale genetico in cui vengono trascritte le «istruzioni» che i geni inviano alla cellula.
I miRna sono stati identificati in diverse specie di virus a Dna, come gli Herpesvirus, il virus del sarcoma di Kaposi e il Citomegalovirus. Mancano invece nei virus a Rna o «retrovirus», famiglia cui appartengono il virus Hiv e quello dell’epatite C.
Secondo i due coordinatori della ricerca, Thomas Tuschl della Rockefeller University di New York, Usa, e Mihaela Zavolan della Biozentrum der Universitat di Basilea, Svizzera, «ulteriori ricerche su queste molecole permetteranno di capire meglio come si sviluppano le infezioni virali e come è possibile prevenirle».
Finora, i miRna erano stati individuati solo negli animali e nelle piante. Ma recentemente è stato isolato un miRna nel virus che causa la mononucleosi infettiva, quello di Epstein-Barr. Così, in collaborazione con il Columbia Genome Center e il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, è stato messo a punto un modello matematico che permette di prevedere la quantità di miRna prodotta dai vari virus sulla base delle loro caratteristiche genetiche.
Il modello è stato applicato a diverse specie di virus che attaccano l’uomo e le stime ottenute sono state confrontate con i risultati di particolari analisi molecolari che permettono di «catalogare» tutto il materiale genetico presente in una cellula infettata. I dati raccolti hanno confermato l’esistenza di miRna virali e la validità del modello matematico.