Martedi’ prossimo, 4 febbraio, nel tribunale di Pontedera (Pisa) si terra’ la prima udienza di un processo che vede imputata una giovane donna di un piccolo Comune sempre della provincia pisana.Martedi’ prossimo, 4 febbraio, nel tribunale di Pontedera (Pisa) si terra’ la prima udienza di un processo che vede imputata una giovane donna di un piccolo Comune sempre della provincia pisana.L’imputata si fa mediamente due canne al giorno come cura, in sostituzione a scalare di psicofarmaci che dovrebbe prendere per alleviare la sua depressione e i continui sbalzi di umore. E per questo aveva pensato che coltivarsi la canapa sarebbe stato meglio che non incrementare il mercato illegale comprandosela da questo o quell’altro spacciatore. Ma e’, ovviamente, in tribunale, con l’accusa di coltivazione.Per l’occasione avra’ anche, come testimoni a suo favore, i medici psichiatrici dell’ospedale di Pontedera che in questi anni l’hanno seguita e che, a conoscenza dell’autoterapia a scalare che stava seguendo rispetto alle loro prescrizioni di psicofarmaci, ne constatavano il suo buono stato di salute. Altra testimonianza sara’ quella di quell’Alessandra Viazza che, nel libro bianco di Stampa Alternativa sulla cannabis terapeutica, racconta la sua testimonianza di epilettica e dei giovamenti che ha tratto con il consumo di cannabis.