L’ autorità regolatoria americana (FDA) ha approvato “ATRIPLA”, ossia una compressa contenente tre sostanze già disponibili sul mercato da tempo, a somministrazione una volta al dì: tenofovir (Viread), emtricitabina (Emtriva), efavirenz (Sustiva). Tenofovir ed emtricitabina sono già disponibili in un’unica coformulazione chiamata Truvada.La nuova co-formulazione certamente aiuterà le persone con HIV/AIDS a ridurre il cosiddetto “pill burden”, ossia il numero di compresse giornaliere assunte dalla persona con HIV/AIDS per contenere l’infezione da HIV.
E’ indubbio il vantaggio che questa nuova co-formulazione porterà: assumere una sola compressa al dì è il risultato di anni di ricerca ed ottimizzazione di regimi che comunque, teoricamente, rimangono complessi in merito al target virale. Importanti i risvolti in paesi in via di sviluppo.
Nulla cambia in teoria dunque, ma i risvolti pratici sono certamente importanti. Tuttavia si ravvisa la necessità di esortare sempre più la comunità scientifica e le persone con HIV/AIDS ad una attenzione specifica sul tema dell’aderenza, che a questo punto diventa chiave di volta del successo terapeutico: la semplicità infatti non deve ingannare rispetto al fatto che la teoria farmacologica che ci sta dietro sia differente.
E’ pur vero che questa pillola non sarà la soluzione per tutti quanti i pazienti in quanto solo la storia clinica personale del paziente potrà dire chi potrà accerdervi. Tuttavia è atteso che il criterio della “modernizzazione delle terapie” in funzione della qualità della vita e della compliance a complessi regimi diventi motivo di modernizzazione delle terapie prescritte, aspetto cruciale nel nostro paese (quando sarà disponibile in Italia nessuno lo sa…, ndr) che a fatica implementa nella pratica clinica le innovazioni terapeutiche.
Al momento non sono noti i tempi di disponibilità della nuova co-formulazione in Europa.