Nei pazienti coinfettati con HIV e HCV un lungo periodo di HAART sembra far aumentare la complessità e la diversità dell’HCV. Sono state studiate, in modalità retrospettiva, tre coorti di pazienti coinfetti: la prima era naive dal punto di vista antiretrovirale al baseline e ha in seguito preso la HAART per lo studio; la seconda non ha mai ricevuto la HAART nello studio mentre la terza ha ricevuto la HAART per tutta la durata dello studio. Chi ha sempre preso la HAART, ha riportato più alti CD4 e CD8, ma anche più alta carica virale dell’HCV e un numero più significativo di conidi HCV, entropia e distanza genetica. Vi è dunque stato un incremento delle quasi specie di HCV nei soggetti che hanno sempre preso la HAART. Potrebbe dunque esserci, a discapito di un giusto aumento di CD4 e CD8 HAART derivato, un aumento della possibilità di fallimento terapeutico per l’HCV in pazienti in HAART per molto tempo. Si specifica però che questa è una speculazione, in quanto non sono disponibili i dati di risposta dei pazienti alla terapia HAART, la speculazione è basata sul decorso dell’HCV.