La popolazione mondiale aumenta, ma a un ritmo meno sostenuto di un tempo a causa della diminuzione del tasso di natalità e degli effetti dell’Aids. La popolazione mondiale aumenta, ma a un ritmo meno sostenuto di un tempo a causa della diminuzione del tasso di natalità e degli effetti dell’Aids, in modo particolare in Africa, secondo un rapporto dell’Ufficio censimento degli Stati Uniti, reso pubblico ieri. Il rapporto prevede che la popolazione mondiale raggiungerà i 9,1 miliardi di persone nel 2050, contro i 6,2 miliardi nel 2002. Tuttavia il tasso di crescita diminuisce in maniera significativa. La popolazione mondiale è aumentata dell’1,2% tra il 2001 e il 2002, cioè altri 74 milioni di persone sulla Terra, ma il tasso a scendere allo 0,42% entro il 2050. Si è lontani dal picco del 2,2% registrato tra il 1963 e il 1964. Le proiezioni dell’Ufficio censimento americano corrispondono in genere a quelle di altre organizzazioni, tra cui le Nazioni Unite. Secondo l’ufficio, il rallentamento della crescita della popolazione è in parte dovuto alla diminuzione del tasso di natalità in tutto il mondo, in parte dalla epidemia di Aids che ha ucciso più di 20 milioni di persone in venti anni. Circa 40 milioni di persono vivono ora con il virus Hiv e la maggior parte di loro saranno morte entro dieci anni, se la medicina non avrà fatto nel frattempo progressi contro questo morbo.