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Proponiamo il seguente tema:
L’attenzione terapeutica alla penetrazione dei santuari
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La HAART, oltre a ridurre i livelli liquorali di HIV-RNA, è in grado di migliorare i disturbi neurologici HIV-correlati e la performance neurocognitiva. Per tale motivo, l’inizio della terapia antiretrovirale è fortemente raccomandato, a prescindere del numero dei linfociti CD4, in tutti i casi in cui siano presenti alterazioni a livello del sistema nervoso centrale riconducibili ad HIV anche sotto forma di danni psichiatrici o neurocognitivi (HIV-Associated Neurocognitive Disorders o HAND). Affinché la terapia sia efficace nel SNC, è fondamentale che i farmaci antiretrovirali superino le barriere cerebrali e raggiungano concentrazioni adeguate in grado di inibire la replicazione virale e, a tal fine e in alcuni casi, il CPE score può rappresentare uno strumento utile nell’impostazione di una terapia.
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Ringraziamo Boehringer Ingelheim Italia per il supporto alle pubblicazioni di questo progetto.
Ringraziamo Boehringer Ingelheim International GmbH per il supporto alla realizzazione del modulo collegato, all’interno del seminario del 2011.