“Ogni distorsione o inappropriatezza clinica circa il buon uso dei farmaci va contrastata con decisione”. Il “Manifesto sui principi etici dell’informazione scientifica sui farmaci” è stato sottoscritto da medici, farmacisti, informatori scientifici, aziende produttrici e distributrici di medicinali. Hanno firmato l’accordo, oltre al Ministro Sirchia, le associazioni di categoria Adf, Anaao-Assomed, Anpo, Assofarm, Assogenerici, Cimo-Asmd, Farmindustria, Federfarma, Federfarma servizi, Fimmg, Fofi, Sifo, Simg, Snami.Le parti firmatarie hanno concordato su otto punti, che si impegnano ad applicare e a difendere da comportamenti contrastanti, a tutela dei cittadini e dell’efficienza del Servizio sanitario nazionale, evitando di porre in atto rapporti che possano costituire conflitti di interesse. Il Manifesto afferma in primo luogo che il farmaco è un valore, riconosciuto da tutta la comunità scientifica e laica, indispensabile per la salute e che la ricerca nell’ambito farmaceutico è fondamentale per il benessere dell’umanità.Per questo, ogni distorsione o inappropriatezza clinica circa il buon uso dei farmaci va contrastata con decisione sia essa generata da scarsa informazione o da comportamenti non trasparenti. Il marketing è riconosciuto subordinato al principio che il farmaco è un bene etico.Nel Manifesto viene poi ribadita la necessità di una puntuale informazione su farmaci innovativi e quelli già in commercio per medici e farmacisti, che si impegnano attivamente nella farmacovigilanza e a informare i pazienti su vantaggi e svantaggi del medicinale prescritto. Medico curante e istituzioni spiegheranno ai cittadini che l’eccessivo uso dei farmaci è dannoso alla salute e che i farmaci non utilizzati vanno eliminati in modo appropriato.Il medico, in particolare, utilizzerà i farmaci sulla base della documentazione e dell’evidenza scientifica, e a non subire pressioni diverse dall’interesse del paziente. Il farmacista si impegna a informare medici e pazienti su effetti collaterali nonché su corretto utilizzo, conservazione e smaltimento dei farmaci e a favorire l’uso di quelli meno costosi a parità di principio attivo e senza ridurre il livello dell’assistenza.I produttori di medicinali e le loro associazioni condividono la necessità di un informazione trasparente e scientificamente valida, e si impegnano a non utilizzare nessuno strumento che possa diversamente influire sulla prescrizione dei medici. Così gli informatori scientifici rifiutano, soprattutto, di utilizzare risorse per fini non connessi alla corretta illustrazione della caratteristiche tecnico-scientifiche del farmaco.I distributori farmaceutici e le loro associazioni, invece, garantiscono la buona conservazione e distribuzione dei farmaci, con particolare attenzione alla tempestività e alla qualità del servizio. La Fnomceo ha deciso di rinviare la firma del Manifesto dopo le elezioni del nuovo presidente.