I vaccini anti Aids ”non stanno dando esiti positivi”. Lo ha detto Luc Montagnier, presidente della Fondazione mondiale per la ricerca e prevenzione dell’ Aids, a margine di un convegno in corso a Firenze. ”Lo sviluppo dei vaccini testati non e’ positivo, meglio puntare sui vaccini terapeutici complementari”, ha affermato il ricercatore che non ha voluto esprimersi sul vaccino italiano e si e’ limitato a dire che ”non e’ stato ancora testato clinicamente, quindi non posso giudicarlo”.
Montagnier, che era affiancato dal brasiliano Marco Vittoria, vicepresidente dell’ Oms, ha tracciato anche la strada da seguire per permettere ai paesi poveri di avere i farmaci per combattere il virus Hiv. Oltre a togliere i brevetti alle multinazionali che producono i farmaci per aumentare la competitivita’ e la circolazione dei farmaci generi, Montagnier ha suggerito ”l’utilizzo di farmaci a basso costo e generici che possono essere prodotti dagli stessi paesi poveri, come sta gia’ avvenendo in Brasile”. Ma la lotta all’ Aids, secondo lo scienziato, diventera’ efficace solo se ”nei paesi in via di sviluppo saranno costruite strutture dove formare medici e operatori, dove poter assistere i malati e dove trasferire le conoscenze e sviluppare la ricerca specifica per curare quella popolazione perche’ ogni popolo reagisce in maniera diversa all’ aggressione della malattia. Per fare questo e’ necessario che il Nord del mondo non si dimentichi del Sud”.
Dal convegno fiorentino e’ stato rilanciato lo slogan che rappresenta uno degli obiettivi dell’Oms: ”Assicurare a 3 milioni di persone i farmaci anti Aids entro il 2005”. Come? ”Abbassando i costi dei farmaci e semplificando la terapia”, ha spiegato Daniele Dionisio, organizzatore dell’ evento. Un esempio e’ rappresentato dall’ India, ma anche dalla Thailandia, dal Sudafrica e dal Brasile, che stanno producendo farmaci a basso costo.