Sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine è stato pubblicato uno studio che descrive la tattica migliore per arrestare il progredire della malattia e evitare che la presenza del virus degeneri in Aids conclamato.Su un gruppo di quasi mille persone che avevano contratto l’Hiv, ma non avevano avuto ancora bisogno di assumere una terapia, i medici dell’Istituto superiore di sanità italiano, del Massachusetts general hospital, dello Stanford University medical center e della Harvard school of public health hanno testato diverse combinazioni di farmaci. Oltre che per la loro efficacia nel tenere a bada la virulenza dell’Hiv, le hanno giudicate anche per la tollerabilità e la durata degli effetti. “Questi risultati – ha commentato Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale statunitense di malattie allergiche e infettive – offrono nuove prospettive per la cura di malati prima refrattari ai trattamenti. Attraverso studi ben concepiti, i ricercatori stanno imparando come utilizzare i molti farmaci anti-Hiv che sono oggi sul mercato per ottenere i massimi effetti e nel periodo più lungo possibile”. L’Italia ha collaborato allo studio con oltre un centinaio di pazienti, distribuiti in quindici centri diversi. “E’ raro – ha commentato Stefano Vella, direttore del dipartimento del farmaco dell’Istituto superiore di sanità, coordinatore della ricerca per l’Italia – che gli americani collaborino con altri paesi in studi complessi come questo. Lo consideriamo un successo”. Vella si trova attualmente negli Stati Uniti per mettere a punto una nuova ricerca che coinvolga anche i paesi in via di sviluppo. “I nostri risultati – prosegue lo scienziato italiano – entreranno a far parte delle linee guida che presto saranno pubblicate nel nostro paese, e che verranno elaborate sulla base di quelle americane”. La sequenza di farmaci che è risultata più appropriata è composta dai principi attivi zidovudina, lamivudina ed efavirenz. Anche il periodo di efficacia è risultato mediamente più lungo rispetto agli altri cocktail.