Il nuovo direttore generale dell’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, il dottor Jong-wook Lee, si è insediato il 21 luglio, annunciando un maggiore impegno della lotta e nel monitoraggio dell’Aids e di altre malattie infettive mortali.Lee, un esperto sud coreano di tubercolosi, era stato eletto lo scorso gennaio dal comitato esecutivo dell’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite, di cui fanno parte 192 nazioni. Il nuovo direttore prende il posto dell’ex primo ministro norvegese Gro Harlem Brundtland, che lo scorso anno aveva annunciato di non voler ricoprire un secondo mandato per altri cinque anni. Brundtland e Lee hanno condiviso la partecipazione e il sostegno al programma per la lotta contro la tubercolosi. Brundtland nel corso del suo mandato è riuscita a migliorare sensibilmente l’organizzazione dell’Oms in grado oggi di intervenire su tutto il panorama internazionale. Lee è stato per 19 anni a capo dell’Oms in Corea del Sud, incarico che gli ha fruttato numerosi riconoscimenti internazionali. Durante la cerimonia di insediamento ha affermato di voler dedicare particolare attenzione al problema dell’Aids. In tutto il modo oltre 42 milioni di persone sono affette dal virus dell’Hiv, da cui si sviluppa l’Aids. Di queste circa 29 milioni vivono nell’Africa subsahariana. “Oggi, nel momento in cui la diffusione dell’Hiv/Aids entra nella sua terza decade, una nuova volontà politica e le moderne tecnologie offrono l’opportunità di combattere efficacemente il virus” ha affermato Lee, “La comunità internazionale deve agire ora”. Lee ha poi spiegato: “Nei prossimi anni il nostro lavoro sarà guidato da tre principi. Dobbiamo fare le cose giuste. Dobbiamo farlo nei posti giusti. Dobbiamo farle bene”.