Da un’analisi dello spazio mediatico che le tre maggiori reti americane hanno concesso durante il 2003 ai fatti accaduti durante l’anno risulta che l’Iraq ha letteralmente oscurato tutto il resto.Nel 2003 l’Aids ha ucciso tre milioni di persone, dei quali due nel solo continente africano. Le tre principali reti americane vi anno dedicato in tutto l’anno 39 minuti della fascia serale. Nel 2003 non si è arrestata l’emergenza dell’effetto serra e di una temperatura mondiale in continuo aumento. All’argomento sono stati dedicati complessivamente 15 minuti.
Lo stesso anno gli USA hanno iniziato la loro campagna in Iraq. Vi sono stati circa 8000 morti, gli stessi che l’Aids miete in un solo giorno. I tre principali network americani vi hanno dedicato, sempre nella fascia serale, 4407 minuti. Dati che fanno sembrare quasi troppo moderate le parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan che nella conferenza stampa di fine anno ha dichiarato come “tutti noi quest’anno siamo stati particolarmente concentrati sull’Iraq” per poi aggiungere come si sia però sbagliato nel non “porre attenzione alle altre pressanti sfide del presente”.
L’analisi delle trasmissioni delle reti televisive statunitensi è stata eseguita dal centro ADT di New York, che vanta un’esperienza decennale in questo campo. “L’agenda delle notizie internazionali trasmesse dai maggiori network televisivi è chiaramente definita a Washington e poi si riflette anche sulle reti televisive straniere” afferma William Dorman, professore di giornalismo presso l’Università della California.
Le statistiche redatte dal centro ADT mostrano come l’Africa resti invece un continente invisibile. “Attrae l’attenzione solo se vi sono vicende legate agli americani, in veste di turisti o coinvolti in conflitti” afferma Salih Booker, direttore del gruppo di pressione Africa Action. Ma cancellato dall’Iraq è stato anche il Sud America. Se ne è parlato infatti ancor meno che dell’Africa.