Una nuova scoperta dai ricercatori della Harvard University accresce le speranze che la comunità scientifica possa sviluppare un vaccino efficace contro l’AIDS. La ricerca, pubblicata su Nature, spiega perché alcune scimmie possono resistere all’infezione del virus HIV, in altre parole non si ammalano di Aids. La ricerca è stata resa possibile grazie alla collaborazione del New England Primate Research Center, che ha fornito reagenti chimici sviluppati dallo studio delle scimmie. Una proteina denominata TRIM5-alpha può bloccare il virus dopo l’ingresso in una cellula sana. Gli esseri umani sono dotati della proteina, ma in una forma meno efficace, anche se funzionante. La proteina contrasta l’infezione da HIV impedendo di trasmettere le istruzioni genetiche del DNA del virus che innescano il processo che porta all’AIDS. Ciò vuol dire che l’infezione viene affrontata prima che si manifesti, diversamente da quanto accade con altre ricerche che hanno invece lo scopo di stimolare le difese del sistema immunitario dopo che l’infezione è già avvenuta. Secondo Joseph Sodroski, professore della Harvard Medical School, tra gli autori dello studio effettuato presso il Dana-Farber Cancer Institute di Boston, la nuova scoperta può stimolare la ricerca verso lo sviluppo di un vaccino o un farmaco per trattare l’infezione da AIDS e, anche se si tratta solo del primo passo, è possibile che esso porti ad un’accelerazione della ricerca. La TRIM5-alpha è parte di una famiglia di più di 35 proteine che sono presenti anche negli esseri umani che aprono nuove possibilità di ricerca anche per altre malattie, in particolare contro altri virus.