In una lettera a Act Up-Paris del 27 ottobre, il presidente della ditta farmaceutica Pfizer annuncia il ritiro della querela per “danneggiamento volontario di beni privati” contro l’associazione. In una lettera indirizzata a Act Up-Paris e datata 27 ottobre, il presidente della ditta farmaceutica Pfizer, Soren Celinder, annuncia il ritiro della querela per “danneggiamento volontario di beni privati” contro l’associazione. Il 1° settembre scorso, l’associazione aveva “assaltato” i locali francesi del laboratorio a Montrouge, e aveva imbrattato la facciata di sangue finto. Act Up intendeva così protestare contro la firma di un accordo sui farmaci generici all’Organizzazione Mondiale del Commercio, in cui le negoziazioni per gli Stati Uniti erano state condotte dal rappresentante di Pfizer. Gli attivisti avevano sporcato l’ingresso della multinazionale usando sangue finto. Subito dopo l’azione Act-Up Paris aveva denunciato le “pesanti responsabilità della multinazionale nella firma dell’accordo che impone ‘procedure inestricabili’ alle quali si devono sottomettere i paesi candidati all’importazione come alla esportazione di copie di farmaci di marca”. “Per proteggere i suoi brevetti e i suoi immensi profitti (9 miliardi di dollari nell’anno 2002), Pfizer non ha esitato a sacrificare la vita si milioni di malati” proseguiva Act Up-Paris. “E quando, in Francia, una associazione di persone con Hiv/Aids rende pubbliche le responsabilità criminali, i padroni dell’industria farmaceutica non trovano altro da fare che presentare denuncia per una vetrata sporcata e subito ripulita”. Ora Pfizer si dichiara pronta a ricevere i rappresentanti dell’associazione, “in uno spirito di dialogo”.