Presentato a Palazzo Chigi, Galleria Colonna il 30/11/2010
– Istituzione della Commissione Nazionale AIDS (1987);
– Piano Nazionale di Prevenzione e Lotta contro l’AIDS (1989);
– Legge 135 su assistenza, ricerca, formazione, sostegno alle associazioni e tutela dei diritti delle persone con HIV (1990);
– Politiche specifiche di prevenzione e di intervento in popolazioni colpite (es.: politiche di riduzione del danno per i tossicodipendenti per via iniettiva1992/93).
– Istituzione del Registro Nazionale delle nuove infezioni da HIV;
– Linee guida su terapia e diagnostica;
– Argomenti specifici riguardanti temi urgenti: trapianti, assistenza, farmaci.
Proposte di interventi strutturali
Specifiche politiche e proposte operative
Istituzione di una “Conferenza Nazionale annuale di riferimento permanente”, sotto l’egida congiunta dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, con il coinvolgimento attivo dei servizi di riferimento delle Regioni (individuati dagli assessorati competenti) e delle associazioni, che abbia l’obiettivo di promuovere, monitorare, aggiornare e implementare idonee politiche in merito alla diagnosi tempestiva dell’HIV, partendo dall’importante lavoro svolto su questa materia dall’ultima Commissione Nazionale AIDS e dalla Consulta del Volontariato.
Istituzione di un “Direttorio Nazionale di riferimento permanente”, sotto l’egida congiunta dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Salute e dell’Agenzia Italiana del Farmaco, con il coinvolgimento attivo dei servizi di riferimento delle Regioni (individuati dagli assessorati competenti) e delle associazioni, che abbia l’obiettivo di promuovere, monitorare, contrastare e segnalare la mancanza delle specialità medicinali e della diagnostica riguardanti la cura e il trattamento dell’infezione da HIV.
Istituzione di un “Direttorio Nazionale di riferimento permanente”, sotto l’egida congiunta dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Salute e di altri organismi competenti, con il coinvolgimento attivo dei servizi di riferimento delle Regioni (individuati dagli assessorati competenti) e delle associazioni, che abbia l’obiettivo di promuovere politiche attive specifiche sulla materia, nei vari ambiti di interesse (sociale, lavorativo, relazionale, ecc…) e di rimuovere barriere e discriminazioni tuttora presenti che non permettono la completa integrazione delle persone con HIV e delle comunità più vulnerabili all’infezione nella nostra società.
Istituzione di un “Gruppo Nazionale di riferimento permanente”, sotto l’egida congiunta dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, con il coinvolgimento attivo delle Società Scientifiche interessate, dei servizi di riferimento delle Regioni (individuati dagli assessorati competenti) e delle associazioni, che abbia l’obiettivo di promuovere, monitorare, aggiornare e implementare il documento di riferimento Ministeriale approvato dall’ultima Commissione Nazionale AIDS denominato:”Linee Guida Italiane sull’utilizzo dei farmaci antiretrovirali e sulla gestione diagnostico-clinica delle persone con infezione da HIV-1”.
Istituzione di un “Gruppo Nazionale di riferimento permanente”, sotto l’egida congiunta dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, con il coinvolgimento attivo dei servizi di riferimento delle Regioni (individuati dagli assessorati competenti) e delle associazioni, che abbia l’obiettivo di promuovere, monitorare, aggiornare e implementare le risorse già esistenti al fine di raggiungere una più chiara fotografia epidemiologica del nostro paese, non solamente delle nuove infezioni, ma anche di quelle esistenti.
In un’ottica di questo tipo, il ruolo della Commissione Nazionale AIDS e della Consulta delle Associazioni del Volontariato potrà essere dunque di analisi dell’esistente (vista l’esistenza di gruppi che permanentemente fotografano le varie questioni) e di conseguente indirizzo e proposte al Ministro della Salute, sugli interventi ritenuti necessari sulle varie questioni.
Ecco dunque che, con la realizzazione delle proposte enunciate in precedenza, sarà possibile con più facilità e precisione raccordarsi con gli organismi mondiali ed europei, fornire tutti i dati per la costruzione dei report prima citati e comprendere dunque meglio quali politiche operative attuare sulle numerose questioni di questa patologia.
Problemi urgenti
E’ doveroso ricordare alcune questioni riguardanti l’HIV/AIDS che richiedono provvedimenti urgenti e mirati nel nostro paese. Ricordiamo:
Conclusioni
Per il raggiungimento di questi obiettivi in un periodo di tempo medio/breve (5 anni), è necessario nel nostro paese rimettere l’infezione da HIV tra le priorità di intervento dedicandovi risorse sia economiche che umane.
Le associazioni ARCIGAY, ANLAIDS, LILA, NADIR si fanno promotrici di quanto in questa sede enunciato, aprendo il documento alla discussione attiva di chiunque – in particolare di appartenenti al mondo politico, istituzionale, scientifico e sociale – al fine di intraprendere tutti assieme un percorso operativo e condiviso che appare oramai improcrastinabile.